La Direzione Investigativa antimafia ha eseguito un decreto di confisca emesso dal Tribunale di Trapani a carico di Giuseppe Ruggirello, un imprenditore edile ritenuto contiguo ai clan mafiosi della zona. Secondo gli inquirenti, sin dagli anni ’90 l’imprenditore sarebbe entrato in un contesto societario controllato da ambienti mafiosi, fornendo liquidità per ripianare esposizioni con il sistema bancario. Le attività investigative svolte dalla Dia hanno dimostrato come l’imprenditore, oltre a svolgere il ruolo di prestanome delle quote di alcuni esponenti mafiosi, avrebbe consentito alla società, della quale aveva rilevato alcune quote, di effettuare un’importantissima e redditizia speculazione immobiliare esercitando pressioni sugli uffici comunali affinché modificassero la destinazione d’uso di un appezzamento di terreno per la costruzione di villette residenziali. Il terreno fu poi sottoposto a sequestro. Tra i beni sottoposti a confisca vi sono: una società di capitali nel settore dell’edilizia, 39 fabbricati (civili abitazioni, magazzini e negozi) tra Trapani ed Erice, 9 sull’isola di Levanzo (in provincia Trapani), 2 terreni e un conto corrente bancario, per un valore complessivo di oltre 15 milioni di euro.
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