Un detenuto per mafia al 41 bis nel carcere di Spoleto, il palermitano Giovanni “Nanni” Ferrante, 44 anni, boss dell’Acquasanta, ha chiesto di parlare con i magistrati. Lui racconta di volere cambiare vita per se stesso, per la compagna e per le due figlie. Tutti sono adesso sotto protezione. Altri componenti della famiglia, invece, hanno rifiutato la protezione e si dissociano dalla sua scelta. Le prime dichiarazioni di Ferrante sono state già trascritte in almeno quattro verbali, che saranno a breve depositati nel processo in cui è imputato insieme ad altre 84 persone.
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