Marcella Carlisi sui dati diffusi sugli avvisi di accertamento

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Se il l’amministrazione vuole dare i numeri li deve dare tutti, non solo quelli che servono per avvicinarsi alle amministrative.

Per esempio deve dire che le ore a disposizione dell’ ufficio tributi per il ricevimento del pubblico sono 9 (nove) la settimana. Nel sito del Comune si legge che il pubblico si riceve nei giorni di: Lunedì dalle ore 9,00 alle ore 12,30 – Martedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30 – Giovedì dalle ore 9,00 alle ore 12,30.

Questo è il motivo per cui gli appuntamenti , per avere conto e ragione delle proprie “bollette”, sono arrivati al 2020.

Quanti avvisi IMU e TASI è stato finora possibile esaminare? Quanti se ne devono ancora esaminare secondo le prenotazioni? Hanno idea di quante persone hanno rinunciato a fare la prenotazione perché oltre i tempi per il reclamo? Hanno idea di quante istanze in autotutela arriveranno?

Questi sono altri numeri che questa amministrazione dovrebbe dare affinchè il dato possa essere usato come valida propaganda e non propaganda fake.

Gli uffici tentano di rassicurare i cittadini dicendo che gli errori verranno annullati anche dopo i 60 giorni quindi per conoscere la bontà degli accertamenti inviati bisognerà aspettare ancora.

Intanto la zia Pippina, che non sa a chi rivolgersi, ha pagato l’ennesima bolletta.

Domani, domenica 13 Ottobre dalle 10.30 alle 13 saremo a Porta di Ponte con un banchetto dedicato alle bollette e alle zie Pippine che non sanno cosa fare.

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