Marcella Carlisi sulle spese e mancati rimborsi al Comune di Agrigento

Condividi

Seguo con preoccupazione le vicende economiche del Comune di Agrigento.  Mi struggo per la spesa dissennata dei pochi soldi disponibili che l’amministrazione dissipa in piazze e panchine, invece di sistemare strade pericolose o di mettere a reddito delle strutture, quali il parcheggio di Cugno Vela.

Anche il poco “risparmio” viene effettuato in maniera scellerata, ad esempio con la diminuzione del numero dei netturbini o la potatura affidata a privati, senza il rispetto delle stagioni o delle emergenze cittadine.

Alcuni ritardi, ad esempio per la disinfestazione fatta senza diserbo, rendono inutili le spese.

Gravano il bilancio di ulteriori fardelli le somme del prospetto che ha prodotto, recentemente, il dirigente finanziario.

Buona parte di quanto crea squilibrio riguarda la spesa per i ricoveri dei disabili, spesa che dovrebbe essere pagata dall’ASP, almeno per il 40%.

Ci sono dei crediti che il Comune ha richiesto all’ASP per oltre 3 milioni e 200 mila € e che, recentemente, il tribunale ha negato al Comune, accettando la contestazione dell’ASP di una rendicontazione non precisa, da cui non si può desumere, in alcun modo, la natura delle prestazioni eseguite. L’ufficio legale del Comune sta impugnando la sentenza ma intanto ci sono i costi dei ricoveri di questo e dei prossimi anni.

Diminuiscono i trasferimenti statali e ci sono altre somme che il Comune non ha ricevuto dallo Stato, quelle del Ministero degli Interni  per MSNA (Minori Stranieri Non Accompagnati). Sono oltre un milione di euro, attinenti al quarto trimestre del 2017. Questi soldi non sono pervenuti perché richiesti in ritardo, a quanto pare non per colpa del Comune, e perché il capitolo a disposizione si è esaurito. Di questo problema si stanno interessando a Roma due portavoce del M5S, al Senato Rino Marinello e alla Camera Filippo Perconti, che speriamo ci diano presto buone notizie.

Nel prospetto si legge anche dei minori introiti dell’IMU, con un PRG bloccato in Consiglio e che ci vorrà qualche anno prima che venga varato. Nel frattempo chi ha aree edificabili, su cui non è possibile costruire, continua a pagare. 

La città si svuota di cittadini che pagano le tasse. 

Chi resta paga con amarezza cifre troppo elevate rispetto ai servizi offerti.

Sempre più persone non possono o non vogliono pagare perchè il sindaco,  invece di cercare pane per la città, si trastulla di brioche mattutine nei B&B.

Notizie correlate

Leave a Comment