Marcia per l’acqua, prepariamoci all’ennesima colata di fango su Agrigento. Il triste silenzio de commercianti e le soluzioni degli organizzatori da suggerire al Prefetto

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Tutto pronto, macchine che girano con tanto di megafono nei quartieri, una sorta di votantonio votantonio, tipico da campagne elettorali. Gli organizzatori hanno la necessità di riempire piazza Cavour prima e Aldo Moro dopo, per protestare contro Sua Eccellenza il Prefetto. Altro che acqua!

Prima lo hanno fatto con il sindaco Miccichè, ed è sotto gli occhi di tutti. Don Mario, in quel di, ebbe a dire sostanzialmente dal palco, parola più parola meno, che il sindaco Miccichè era “ostaggio” dell’on. Di Mauro. Più politichese di questo, cosa volete di più?

Ora tutti grideranno allo scandalo, parlano di ennesimo attacco alla chiesa; Don Mario che fa il pietoso, bussa all’universo mondo per ricevere solidarietà. Ha attecchito fra pochissimi altri, un centro studi di Sciacca, tal “De Gasperi” il cui presidente, avvocato Stefano Antonio Scaduto si dichiara indignato degli “attacchi” alla chiesa e a Don Mario. Avrebbe fatto prima a chiamare noi per le dovute spiegazioni, almeno l’avvocato avrebbe sentito due campane. Ma tant’è, la chiesa è la chiesa e noi comprendiamo perfettamente.

Detto ciò, la giornata di oggi si presenta nel modo peggiore possibile. Alla marcia devono essere in tanti. Tantissimi; non si può rischiare il flop della prima adunata (anche se ancora parlano di 3 mila, 4 mila…). E noi aggiungiamo: Diecimila!!!

I commercianti di Agrigento stanno in silenzio; e dire che sono i primi ad essere colpiti perchè le colate di fango nazionali non fanno altro che allontanare il popolo italiano dalla nostra città. Stanno in silenzio, i commercianti, e accettano passivamente con disumana rassegnazione, la volontà degli organizzatori, veri e propri detrattori (un conto è aderire e un altro conto è organizzare) i quali, ormai da tempo, non fanno altro che assassinare l’economia agrigentina di tutto un comparto composto da ristoratori, proprietari di bar, hotel, B&B, case vacanza, pub e così via dicendo.

Oggi, però, la marcia ha una “marcia” in più. Qualcuno degli organizzatori suggerirà a Sua Eccellenza il Prefetto, le mosse che dovrà adottare nelle sedi opportune per stroncare la crisi dell’acqua.

Il Prefetto, infatti, non aspettava altro! Adesso con i suggerimenti di luminari come Aversa, Di Rosa, Cuffaro (Nino) e Don Mario vedrete che la situazione cambierà da un giorno all’altro.

E se non cambierà saremo costretti tutti ad avallare le sporche tesi di Di Rosa, quando sostiene che i Prefetti in Sicilia non combattono la mafia ma amano di più convegni e congressi. Uno in particolare, Prefetto, è quello di Agrigento che ha la “fortuna” di trovarsi in una città che fra alcuni mesi verrà dichiarata “Capitale Italiana della Cultura 2025”.

Ma andassero a quel paese…

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One Thought to “Marcia per l’acqua, prepariamoci all’ennesima colata di fango su Agrigento. Il triste silenzio de commercianti e le soluzioni degli organizzatori da suggerire al Prefetto”

  1. Aldo Capitano

    Egregio Direttore Lelio Castaldo,
    questa manifestazione , a mio personale modo di vedere, non ha ambizioni contro qualcuno in forma personale.
    Non mi risultano, in atto, attacchi personali .
    La riunione non ha titolo specifico ed è solo presenza dei cittadini manifestanti .
    Non credo che ci saranno bandiere, le bandiere sono i singoli cittadini che parteciperanno solamente per dimostrare , la difficoltà , compreso il sottoscritto.
    Ci ritroviamo in una situazione di gravissima emergenza prevista, in riferimento alle ataviche condizioni delle condotte siciliane e Agrigentine , in particolare , ridotte a colabrodo con perdite massicce del prezioso liquido necessario per la vita.
    Non possiamo trasformare un diritto di lamentarsi per una inefficienza , in articolate e aggrovigliate discussioni su i politici e il sindaco che lei ha menzionato.
    Sappiamo tutti come ad Agrigento sono espletati gli avvenimenti politici amministrativi e chi deterrebbe il filo della matassa.
    Il Prefetto è una Autorità’ che , pur di venire incontro al Sindaco per dare una autorevole forza propulsiva, ha accettato di far parte di Agrigento Capitale della Cultura. E Sua Eccellenza il Prefetto , ha compreso tutti e sa il fatto suo e senza di Egli , forse, non si saprebbero raggiungere gli obiettivi.
    La presenza di Sua Eccza Reverendissima l’Arcivescovo Damiano, e’ frutto della consapevolezza del disordine in cui ci troviamo.
    Nessuno si permette di ingiuriare gli altri.
    Occorre cercare con nobile senso , di superare gli ostacoli e risolvere l’emergenza, senza conflittualità.
    Se siamo giunti in queste condizioni ciò è dovuto sicuramente a fatti di impreparazione probabilmente per carenza di possibilità .
    Eviterei , di additare questo, codesto e quello, per condurre tutti insieme, senza pretese personali, al rimedio della situazione.
    Se il Sindaco ha fatto bene , si vedrà con la risposta dei cittadini alla prossima scadenza elettorale.
    Non ingarbugliamo ancor più la matassa , perché se ci imbrigliamo e non arriviamo a nessuna soluzione,
    Distinti saluti
    Aldo Capitano

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