Il candidato sindaco di Agrigento alle prossime elezioni Amministrative, Marco Zambuto, ritiene opportune alcune considerazioni nel merito della ripartenza post emergenza coronavirus.
Zambuto afferma: “La città di Agrigento deve innanzitutto dimostrare, come già nei mesi trascorsi, elevato senso di responsabilità nel mantenere costanti le misure di contenimento e impedimento del contagio, e quindi, tra l’altro, osservare l’obbligo individuale di uso delle mascherine e degli altri strumenti di protezione. A fronte di ciò, ricorre anche la necessità che le Istituzioni tutte testimonino lo stesso senso di responsabilità adoperandosi senza sosta nel garantire il minor disagio logistico e, soprattutto economico, alle diverse fasce sociali e, in particolar modo, alle attività produttive. In tale ambito occorre, tramite l’Anci (l’associazione dei Comuni), avviare, da parte dell’Amministrazione cittadina, una serrata attività di pressione sugli organi di Governo al fine di sgravare commercianti e imprenditori dal peso fiscale e burocratico almeno fino alla prossima primavera. Non sono per nulla efficaci misure tampone e ‘una tantum’, ma servono, invece, mai come adesso, misure strutturali di sgravio a lungo periodo, capaci davvero di consentire una ripartenza concreta e non una lenta agonia verso la chiusura definitiva. Ciò è ancora più necessario nel settore del turismo, essendo l’economia della città di Agrigento legata quasi esclusivamente alla propria vocazione turistica. Allo stesso modo, bisogna che l’Amministrazione comunale di Agrigento, al pari delle altre e tutte insieme nell’Anci, rappresentino al Governo le esigenze delle imprese turistiche e ricettive, frenando, tra l’altro, le speculazioni in corso, quali ad esempio un volo Alitalia da Roma verso la Sicilia che attualmente costa ben 400 euro! Come immaginare un aumento dei flussi turistici verso la nostra Isola a tali condizioni? Dunque, in conclusione, la ricetta per una vera ripartenza consiste nel coinvolgere il Comune di Agrigento inserendolo in un contesto di pressione esercitato dall’Anci, al fine di ottenere ciò che è necessario ad una effettiva, e non effimera, ripartenza”.