Uno show “terapeutico”, quello di Antonello Costa, capace di far star bene con tutta l’energia della risata e del buon umore, in linea con lo stile del comico siciliano “perché la medicina migliore per affrontare le criticità della vita è da sempre una ricca dose di ironia”. Un varietà “energizzante quello che andrà in scena nel teatro Impero e vedrà esibirsi il poliedrico artista insieme alla soubrette Annalisa Costa e al corpo di ballo. Domenica 25 alle 21,30 sarà la volta del nuovo spettacolo di Uccio De Santis, in esclusiva per la Sicilia: “Due ore di divertimento tra monologhi di vita vissuta, sketch di coppia, barzellette e un po’ di musica”. In scena insieme ad Uccio i volti storici del programma Mudù: Umberto Sardella e Antonella Genga e con la partecipazione di Giacinto Lucariello
Uno spettacolo che promette di “allontanare i pensieri negativi, lo stress, l’ansia e fare scorta di risate”. Questo e tanto altro è “Costa Power – Il potere del sorriso” di e con Antonello Costa che andrà in scena domenica 18 febbraio alle ore 18,00 nel Teatro Impero di Marsala. Varietà vivace e divertente che si inscrive all’interno della XVI Rassegna teatrale “Lo Stagnone – scene di uno spettacolo” – organizzata dalla Compagnia teatrale “Sipario” presieduta da Vito Scarpitta, con il patrocinio e la compartecipazione del Comune di Marsala.
“Tutto il potere del sorriso in una bevanda. Non sarebbe fantastico recuperare il buonumore semplicemente sorseggiando un energizzante? L’idea per ora è solo “virtuale” – affermano gli organizzatori – ma il poliedrico Antonello Costa ha deciso di lanciare la proposta nel suo nuovo spettacolo che si intitola: “Costa Power”. Uno show decisamente terapeutico in linea con lo stile del comico siciliano, che ha conquistato il suo pubblico con quel talento che lo rende un comico in via d’estinzione, in grado di far ridere o sorridere lasciandoti anche un pizzico di amarezza quando, ad esempio, omaggia il grande Totò o passa da Chaplin a Michael Jackson in un medley tra musica, mimica e ballo”. In scena con Antonello Costa, nel suo nuovo varietà comico ci sarà la soubrette Annalisa Costa e il corpo di ballo.
“Si consiglia di assumere “Costa Power” anche più volte a settimana – continuano –, perché la medicina migliore per affrontare le criticità della vita è da sempre una ricca dose di ironia. Due ore di energia allo stato puro con una serie di performance estratte dal celebre repertorio e assolute novità. Il cowboy siculo, Nicolino il cinesino e la nuova canzone “Mi sono rotto il jazz” sulla quale ballerà il tip tap, il calembour “Un uomo di mondo”, Don Antonino, il salsero Jose Pampero e tanti altri, per uno show formato famiglia che unisce la magia del teatro a momenti di comicità e cabaret.
Domenica 25 febbraio alle 21,30 nel Teatro Impero si terrà “Non so che fare prima”: esilarante spettacolo di Uccio De Santis in prima assoluta e in esclusiva per la Sicilia.
Evento organizzato dalla Compagnia teatrale Sipario e Ri.Ca. Eventi che assicura “Due ore di divertimento tra monologhi di vita vissuta, sketch di coppia, barzellette e un po’ di musica – affermano gli organizzatori –. Tra i temi: i saldi dell’estate, la spesa al centro commerciale e la lotta tra moglie e marito per avere un po’ spazio nell’armadio sperando di non trovare qualcuno nascosto dentro… Non necessariamente in quest’ordine perché Uccio, ‘Non sa mai cosa fare prima’. In ogni caso, cambiando l’ordine delle battute, l’effetto comico non cambia”. Spettacolo scritto da Uccio e Antonio De Santis, in scena insieme ad Uccio i volti storici del programma Mudù: Umberto Sardella e Antonella Genga e con la partecipazione di Giacinto Lucariello.
Domenica 10 marzo alle ore 18.00 andrà in scena “Bastarde senza gloria”: spettacolo di Gianni Quinto, con la regia di Siddhartha Prestinari che vedrà in scena: Francesca “Gegia” Antonaci, Manuela Villa, Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Eugenia Bardanzellu, Elisabetta Mandalari e Giulia Perini. “Un testo contemporaneo che affronta tematiche sociali e vede, ancora una volta, delle donne sul ring della vita, combattere per difendere i propri diritti, in un braccio di ferro con i propri dirigenti d’azienda”, spiega il regista.
Domenica 14 aprile alle 18 sarà la volta di: “Mamma ho perso L’AURELI! In scena Emanuela Aureli (autrice insieme a Sergio Di Folco) con le musiche di Giandomenico Anellino. “un one woman show in cui l’Aureli si diverte a mettere in scena i suoi personaggi. Con brillante ironia, racconta i suoi inizi artistici, la gioia di essere diventata mamma. L’Aureli sembra non essere sola sul palco, la sua identità si perde, basta un cambio di parrucca e la scena si illumina del suo talento. Ecco che “Mamma ho perso… l’Aureli”.
Domenica 21 aprile alle ore 18,00 il teatro Impero accoglierà i noti comici siciliani Matranga e Minafò in “La maledizione di Yasmine”. Con il duo si esibiranno anche Claudione Di Giovanni, Dalila Pace, Loredana Scalia, Patrizia Franco, Francesca Caracci. Con lo spettacolo prodotto da Sicilia Social Star, “Amunì, torniamo tutti al teatro a ridere” hanno dichiarato i due attori palermitani. Sotto la regia di Maurizio Bologna, scritta insieme a Gianpiero Pumo, sul palco si respireranno amore, intrigo e un pizzico di magia, con un ritmo comico incalzante.
A chiudere il cartellone sarà la messa in scena, in un’unica serata, di tre opere di Luigi Pirandello. L’appuntamento è per sabato 4 maggio alle 21,30 con Corrado Tedeschi e Vito Scarpitta che interpreteranno: “La Morsa”, “La patente” e “L’uomo dal fiore in bocca”. In scena anche: Giuseppe Todaro, Davide Maltese, Francesco Di Bernardo, Enza Giacalone, Mariella Monteleone e Max Vacante.
“La Morsa”, tratta del “classico triangolo moglie, amante e marito – spiega il regista Vito Scarpitta –. La protagonista della tresca amorosa è Giulia, donna sincera e appassionata, che si trova all’epilogo della sua relazione con l’amante Antonio. Andrea marito più’ grande di età’, ha scoperto i due amanti e vuole vendicarsi di entrambi stringendo Giulia in una morsa di accuse, ma a Giulia viene a mancare anche il sostegno dell’amante Antonio che vigliaccamente l’abbandona”. In “La Patente” – continua Scarpitta – “protagonista della tragicomica vicenda è Rosario Chiarchiaro, un impiegato del monte dei pegni, che secondo le dicerie della gente è uno jettatore che si trova suo malgrado escluso dalla società. Il Giudice Andrea non crede alla jettatura, ma si trova a dover tener presente che Chiarchiaro a causa delle malelingue ha perso anche il lavoro, non riesce a sposare le figlie a causa di questa nomea e dunque tutta la famiglia è a rischio. La situazione è davvero assurda e si aggrava ancora di più quando Chiarchiaro, convocato in tribunale, si presenta vestito da iettatore e invoca con forza un processo, chiedendo la patente di Jettatore ufficiale con tanto di bollo per farne la sua professione. Infine “In L’uomo dal fiore in bocca – conclude – si evidenzia come l’uomo cerca di porsi di fronte alla morte. Mette in risalto come la morte è predominante, riesce a modificare qualsiasi cosa, anche la visione personale del mondo. Di fronte alla morte, anche le piccole cose iniziano ad avere un’importanza immane”.