Nell’indagine sulla cattura del boss Matteo Messina Denaro spunta un terzo covo. A scoprirlo, su indicazione di una fonte, è stata la polizia. Si tratta di una abitazione che si trova sempre a Campobello di Mazara paese in cui il capomafia si sarebbe nascosto prima di trasferirsi in vicolo San Vito, dove è stato scoperto ilprimo appartamento del boss. Gli investigatori hanno isolato la zona e sono in arrivo gli uomini della scientifica per repertare ogni elemento utile all\’indagine.
Dopo il covo di ieri in un appartamento del centro di Campobello di Mazara gli investigatori erano alla ricerca di un altro possibile nascondiglio. Nel piccolo bunker di via Maggiore Toselli, nascosto dietro il fondo scorrevole di un armadio attaccato alla parete di una stanza, non sarebbe stato trovato infatti il vagheggiato «tesoro del boss»: né soldi, né i tradizionali pizzini della corrispondenza mafiosa, o addirittura l’archivio di Totò Riina che secondo alcuni pentiti sarebbe stato ereditato da Messina Denaro. Pare ci fossero appunti e qualche carta ancora da interpretare, alcuni monili e pietre apparentemente preziose, pezzi di argenteria, custodie di gioielli e scatole altrettanto vuote.