“Domani, con il sindaco di Lampedusa, incontrerò il ministero dell’Interno chiediamo un atto di fermezza nei confronti dell’Europa, basta chiacchiere, basta con queste telenovela”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, intervenendo nel pomeriggio a ‘Tagadà’ su La7 a proposito dell’emergenza migranti a Lampedusa
“Il presidente del Parlamento europeo – ha proseguito Musumeci – è italiano e conosce meglio di chiunque altro la nostra realtà.
Punti i piedi il governo italiano e dica a Bruxelles definitivamente: si decida se si intende lasciare la Sicilia come se appartenesse all’Africa, all’Asia o al Medioriente o se si ritiene, come è, che sia la porta d’Europa e come tale deve essere dotata di tutte le iniziative necessarie perché chi entra in Europa possa farlo con le regole. Lo sbarco sulle coste siciliane è l’ultimo anello della catena, prima dello sbarco c’è il viaggio, prima del viaggio c’è l’imbarcazione, prima dell’imbarcazione c’è la vigilanza sulle coste dei paesi nordafricani, prima ancora ci sono i campi dove vengono concentrati questi uomini, donne e bambini colpiti dal destino e sui quali si continua a far fare commercio ad alcuni delinquenti spregiudicati, ai trafficanti”. Poi Musumeci ha mandato un messaggio al governo Draghi: “Il governo italiano non può fare più di quello che a parole ha fatto, fino a quando non batte i pugni sul tavolo in sede europea continuerà a essere snobbato.
Qui il cinismo dell’Europa diventa complice dei mercanti della carne umana, che non si riescono a neutralizzare”