Prosciolto dall\’accusa di avere schiaffeggiato e umiliato due migranti che erano fuggiti dal centro di accoglienza.
Un ispettore di polizia cinquantanovenne in servizio alla Questura di Agrigento è stato prosciolto. A deciderlo il giudice del tribunale Giuseppe Sciarrotta che ha emesso una sentenza con cui si stabilisce la “mancanza delle condizioni di procedibilità”. Secondo il giudice, infatti, non si è trattato di “abuso dei mezzi di correzione”, come contestato dalla procura, ma di percosse. Di conseguenza, non essendoci stata mai alcuna querela, l’agente imputato e’ stato prosciolto.
La vicenda risale al giugno 2020. Il caso peraltro ebbe molto clamore mediatico poiché il tutto fu immortalato con un cellulare e il video diventò virale. Il racconto delle presunte vittime, irreperibili gia’ dai giorni successivi al fatto, era stato cristalizzato nel corso dell’incidente probatorio. La sentenza che proscioglie l’imputato per “mancanza delle condizioni di procedibilita’” e’ stata emessa dal giudice Giuseppe Sciarrotta. Il pubblico ministero Cecilia Baravelli aveva chiesto la condanna a 4 mesi. “Il nostro compito – ha detto il magistrato della procura – e’ quello di non farci condizionare dall’emotivita’ e dal grande risalto mediatico della vicenda ma il gesto va punito. L’episodio e’ stato immortalato in un filmato che lo rende indiscutibile. Non stiamo parlando certo di torture o di gesti di particolare violenza e gravita’ ma indubbiamente si tratta di un abuso, di qualcosa che non andava fatto pur riconoscendo la particolare complessita’ e delicatezza del compito dell’agente costretto a gestire una situazione inedita e di grande stress”.
Di parere opposto il difensore del poliziotto, l’avvocato Daniela Posante, che aveva chiesto di emettere una sentenza di assoluzione “perche’ il fatto non sussiste”. “Nel video – ha detto il legale – si assiste a una scena goliardica dove i ragazzini ridacchiano divertiti e lo prendono come un gioco”.