“Mio figlio non è curato adeguatamente”

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L’intervento del padre di Paolo Montalbano, il giovane di Calamonaci che il 21 febbraio ha aggredito e ferito gravemente il medico Caputo a Palermo: “Mio figlio non è curato adeguatamente”.

Paolo Montalbano, 23 anni, di Calamonaci, in provincia di Agrigento, è stato arrestato 5 mesi addietro. Lui lo scorso 21 febbraio ha aggredito, picchiato e ferito il dottor Alfredo Caputo, responsabile del reparto di Endocrinologia oncologica dell’ospedale “Cervello” di Palermo, sottoposto poi ad un delicato intervento chirurgico che ha scongiurato la perdita dell’uso di due dita di una mano.

Alfredo Caputo

E che ha raccontato: “Ero al telefono. Mi ha sorpreso alle spalle e ha iniziato a prendermi a pugni. Mi sono coperto il volto difendendomi con le braccia e mi ha ferito con qualcosa, non so bene cosa. Mi ha praticamente tranciato il tendine dell’avambraccio, mi ha fatto un taglio a un orecchio e ho riportato una microfrattura allo zigomo. Poteva finire molto male, se mi avesse preso alla carotide non saremmo qui a parlarne. Sono sconfortato, in oltre 30 anni di carriera non mi era mai successa una cosa del genere”. Paolo Montalbano avrebbe aggredito il medico a fronte della non prescrizione di un farmaco motivata dall’opportunità, ravvisata dal medico, di revisionare il piano terapeutico.

Ebbene, adesso interviene il padre di Paolo Montalbano, Nino Montalbano, 69 anni, che denuncia le gravi condizioni di salute in cui versa il figlio e sostiene che non sia adeguatamente curato col rischio di altrettanto gravi conseguenze. E afferma: “Mio figlio si trova è affetto da due patologie molto gravi. La prima è una psicosi ossessiva grave, per la quale gli è stata riconosciuta una pensione di invalidità dell’80% nel 2020. L’altra è la Sindrome di Cushing, che gli ha causato un tumore all’ipofisi. Questa malattia gli crea disturbi psicologici, riduzione del tessuto osseo e muscolare, aumento della pressione arteriosa. Rischia un infarto e un ictus da un momento all’altro. Gli esce sangue dalla bocca e dal naso. Se non è curata è fatale. Cercano di curarlo con i psicofarmaci. Non hanno capito che i problemi psicologici sono provocati dalla sindrome di Cushing che va curata con medicinali specifici. La malattia è stata diagnosticata all’ospedale ‘Niguarda’ di Milano, nell’agosto del 2023, dove gli hanno prescritto il farmaco per curarlo. Fino ad ora non gli è stata prescritta nessuna terapia per curare la sindrome di Cushing”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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