Al Teatro dell’Acquario di Cosenza il 6 e il 7 aprile alle ore 20.30 lo spettacolo “Moby Dick”, con Maurizio Stammati e la regia di Antonello Antonante, liberamente ispirato all’opera di Herman Melville
Moby Dick, allegoria dell’uomo alla ricerca di se stesso ed esplorazione del mistero.
Nelle pagine di Melville si scopre che quell’abbandonare la sicurezza della terraferma, per puntare verso la verità del mare aperto, appaga per sempre l’istinto di qualsiasi Ulisse e l’ambizione di qualsiasi gioventù.
La Pequod (il nome della baleniera del capitano Achab) si trasforma, preso il mare, in un microcosmo, in una medievale allegoria dell’uomo, del suo destino, delle sue scelte, o addirittura in un riassunto della storia dell’uomo. Achab, nella sua determinazione di lottare, sino all’autodistruzione o al sacrificio, per conoscere la verità assoluta (perché questo è il senso della sua caccia alla balena) scopre (per tutti noi) il limite fatale della sua follia che sta nella superbia, il peccato dei peccati.
“La grande drammaticità, la grande bellezza della figura di Achab nasce da questo: che la tragedia di Achab è quella stessa dello scrittore e insieme quella stessa dell’uomo.
Non solo, ma un nuovo grado di intensità, vi si aggiunge per noi moderni, e ciò perché questa tragedia è quella stessa dell’uomo moderno”. Agostino Lombardo
Moby Dick di Hermann Melville è uno dei capolavori della letteratura americana, considerato opera fondamentale della letteratura mondiale.