Il gup del tribunale di Agrigento Francesco Provenzano, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di Corrado Di Salvo, 58 anni, titolare della Medical Gas Criogenici; Nicolò Falzone, 49 anni di Porto Empedocle, e Giuseppe Campione, 37 anni di Agrigento. La prima udienza del processo si celebrerà il 17 novembre davanti il giudice monocratico Fulvia Veneziano.
La vicenda riguarda la morte dell’operaio Massimo Aliseo, 28enne, dipendente della Medical Gas Criogenici, deceduto in seguito allo scoppio di una bombola di ossigeno il 2 gennaio 2019 nell’azienda che si trova alla zona industriale di Agrigento.
Al titolare della ditta in particolare il fatto di aver impiegato l’operaio come addetto al riempimento delle bombole nonostante la vittima fosse un addetto alla pulizia dei macchinari e di aver affidato a Falzone il compito di occuparsi delle misure di sicurezza nonostante quest’ultimo non avesse una adeguata formazione. A Falzone viene contestato il fatto di non aver comunicato al titolare la presenza di ulteriori utensili e oggetti che avrebbero potuto danneggiare le bombole. Infine a Campione, ex collega della vittima, viene contestato il reato di favoreggiamento perché – secondo l’accusa – avrebbe omesso di raccontare di aver spostato una motocicletta che si trovava all’interno del capannone subito dopo l’esplosione.