Lutto nell’arte e nella pittura a seguito della morte di Momò Calascibetta, artista palermitano, deceduto all’età di 73 anni dopo due mesi di agonia a causa del virus West Nile, la febbre del Nilo Occidentale. Il pittore, morso ad agosto da una zanzara, è stato ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. I familiari, attribuendolo a Momò Calascibetta, tra l’altro hanno scritto su Facebook: “Sono stati due mesi difficili. Ad agosto una zanzara mi ha messo fuori combattimento. In principio non avevo collegato il mio malessere con la puntura di zanzara. Pensavo fosse covid, magari di una nuova variante, non riconosciuta dai tamponi, ma niente: pur prendendo i farmaci del caso, la febbre non passava e la stanchezza aumentava. All’improvviso ho perso conoscenza, mi sono ritrovato in ospedale, con mia moglie e mio figlio al mio fianco. I medici non sapevano di che cosa si trattasse. Si limitavano a farmi trasfusioni e ad aiutarmi nella respirazione. Doveva essere qualcosa di grave, ma io volevo vivere. Volevo continuare a dipingere, continuare a raccontare al mondo la mia storia. Infine è arrivata la diagnosi. Ero il primo caso siciliano di Febbre del Nilo Occidentale. All’ospedale le hanno provate tutte, ma non c’è stato verso”.
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