Tutti noi abbiamo il sacrosanto dovere di non fare “appassire” quei pochi fiori all’occhiello della sanità siciliana dichiara Aldo Mucci del direttivo nazionale SGS. Ed ancora: “l’Assessorato alla Salute è un assessorato di “peso”. Tra i compiti dell’assessorato vi sono,la programmazione sanitaria, il patrimonio ed edilizia sanitaria, vigilanza sulle aziende sanitarie ecc.
Per questo motivo, qualche mese fa, la scrivente O.S. ha scritto all’assessore Giovanna Volo per evidenziare la carente struttura organizzativa dell’ Unità operativa semplice dipartimentale di pediatria a indirizzo reumatologica, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico G. Rodolico- San Marco di Catania, centro di riferimento regionale per la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie rare reumatologiche del bambino, opera da oltre venti anni nel campo della diagnosi e del trattamento delle malattie reumatiche infantili. Considerato il silenzio dell’assessorato alla Salute abbiamo deciso di coinvolgere il Presidente della Regione Renato Schifani al quale abbiamo evidenziato che i bambini affetti da malattie reumatiche necessitano di un approccio multidisciplinare e di prestazioni terapeutiche complesse come terapie infusionali e procedure infiltrative intra articolari, anche in sedazione, in regime di ricovero ordinario e Day Hospital”. Si ritiene necessario che occorra offrire un’assistenza sempre più di qualità, accessibile e sostenibile, arginando così i viaggi della speranza fuori dalla Sicilia, è necessario che il Centro sia infatti dotato di una struttura organizzativa autonoma con tutti i relativi benefici strutturali e sanitari per gli utenti. Attualmente il Centro di reumatologia è un ambulatorio che dispone di due stanze a cui si accede da un atrio che funge, tra l’altro, da sala d’attesa per i piccoli pazienti e i loro familiari. Alla luce di tutti questi elementi continua la nota, le chiediamo un autorevole intervento, al fine di adottare dei provvedimenti, affinché il Centro venga dotato di una struttura organizzativa autonoma e di un reparto adeguato al fine di consentire, anche funzionalmente e strutturalmente, un sempre migliore trattamento in favore dei piccoli pazienti e una migliore accoglienza dei loro familiari conclude Mucci.