Il presidente della Regione, Nello Musumeci, pubblica sulla sua pagina Facebook un severo commento su crisi di governo e Conte bis. A corredo una foto significativa.
Quando una fotografia è anche un dipinto, e come innanzi a una pittura ci si improvvisa critici d’arte e si interpreta ciò che traspare dalle espressioni e dai luoghi rappresentati. E così è per la fotografia che il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha scelto a corredo di una propria dichiarazione pubblicata sulla sua pagina Facebook nel merito della crisi di governo e del tentativo in atto da parte del presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, di formare un secondo governo, annunciato – nel rispetto della tradizionale narrazione parolaia italiota – come “di legislatura, di svolta e di novità”. Ebbene, interpretando da critici d’arte la foto-dipinto, a sinistra Giuseppe Conte nell’espressione del viso tradisce un minimo di preoccupazione, poi di consapevolezza di avere forse trascurato nella sua agenda l’appuntamento “Sicilia”, e poi Conte è, più che evidente, rassicurante verso Nello Musumeci. E a destra Musumeci invece lo osserva esprimendo in volto pazienza, capacità perseverante di ascolto ma anche (osservate la smorfia tra le labbra e il mento) di diffidenza e di convinzione che si tratti delle solite, ormai poco persuasive, promesse. Arte e interpretazioni artistiche a parte, a voi interessa adesso ciò che ha scritto Musumeci, ovvero il suo commento politico da Palermo (o da Catania) su quanto accade a Roma. Ecco: “Il Sud Italia continua ad essere vergognosamente il grande assente nel confronto politico di questi ultimi giorni sul probabile nuovo governo tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. E’ la conferma di quanto andiamo sostenendo da mesi: il Mezzogiorno rimane, per alcune forze politiche, soltanto un grande contenitore di voti, e gli elettori meridionali sono considerati come donatori di sangue fino all’anemia. Di quel sangue, proprio in questi giorni, si fa mercato nero nei palazzi romani. Si vuole condannare il Sud a vivere di assistenzialismo e ancorarlo a una irrecuperabilità che alimenti solo rassegnazione e fuga dei giovani. E invece il Meridione, nella sua drammatica condizione, dovrebbe essere una priorità nel programma di qualsiasi governo, per una credibile manovra anticiclica e una seria strategia di sviluppo”. Punto. Sono concetti che Nello Musumeci ha appena espresso a Rimini, in occasione dell’annuale meeting di “Comunione e Liberazione”. Il presidente della Regione Siciliana già prima dell’estate ha teorizzato l’affermarsi della coalizione di centrodestra, a trazione Lega, e agganciando ad essa, soprattutto in Sicilia, il suo movimento “Diventerà Bellissima”. Il progetto è oggi condiviso e rilanciato anche dal suo assessore di riferimento politico, ovvero Ruggero Razza alla Sanità. Tuttavia, il precipitare degli eventi, tra Gianfranco Miccichè che in Sicilia ripete un giorno sì e l’altro pure che bisogna abbandonare Matteo Salvini, e Salvini che avrebbe maturato la convinzione di presentarsi da solo a tutte le prossime competizioni elettorali, hanno provocato il naufragio, almeno per il momento, di tale iniziativa.
Angelo Ruoppolo (teleacras)