Musumeci e il caso Ficarra – Iacolino; spieghi il presidente della Regione quali forze lo opprimono per rimuovere il DG dell’Asp di Siracusa

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Lucio Salvador Ficarra sembra come il gatto: sette vite, e forse sono poche.

Non è uscito di scena un anno fa quando le telecamere di tutta Italia lo immortalarono mentre esprimeva con fare deciso e risoluto (senza mai dare spiegazioni precise) le sue risposte sulla sospettissima morte del direttore del Parco Archeologico di Siracusa Calogero Rizzuto.

Anzi, nessuna risposta concreta e chiarificatrice. Le telecamere di Report e quelle di Giletti non riuscirono a convincere il presidente della Regione Nello Musumeci (alla faccia della questione morale) a dare un chiaro e netto segnale di presunta legalità (visto che di presunta c’è tutta la vicenda relativa alla morte di Rizzuto).

Con Razza le cose sono andate in modo diverso. Lo stesso ex assessore, travolto dalle indagini ancora in corso sui falsi dati relativi al Covid 19 in Sicilia (quando i numeri dei morti si spalmavano a secondo della loro caratura) con un atto netto e deciso ha rispettato e sposato, al contrario di Ficarra e Musumeci, la “questione morale”; coinvolto nella indagine ha subito presentato le dimissioni da assessore alla Sanità. Musumeci, nonostante l’amore paterno per il giovane assessore, non ha potuto fare altro che accettare a denti stretti il “me ne vado” da parte del suo prediletto figlioccio. Si tratta di una predilezione davvero spropositata, tanto che oggi si riparla di un suo eventuale ritorno in Giunta dal catanese presidente guidata. Sarebbe come una farsa, un atto teatrale di pessimo gusto che inficerebbe non poco sulla tanto decantata (ma spesso mai messa in atto) questione morale.

Provate ad immaginare un Ruggero Razza che esce dalla porta principale, perchè coinvolto (e non colpevole, fino ad oggi) in una indagine che ha indignato l’Italia intera, per poi, qualche mese dopo, dimenticare tutto e rientrare dalla porta di servizio. Sarebbe una pulcinellata che cancellerebbe con meno di un colpo di spugna il nobile gesto delle dimissioni.

Stamattina, sul tavolo della VI commissione Sanità, la vicenda Ficarra Iacolino. I due (il primo regista ed il secondo involontario protagonista) si sono ritrovati faccia a faccia per discutere sull’anomalo ed improvviso provvedimento che Ficarra ha adottato contro l’ex suo direttore amministrativo Salvatore Iacolino, (dapprima osannato e poi trattato a pesci in faccia) esautorandolo dal suo incarico.

Tre ore di accese discussioni non sono bastate, tanto che la discussione è stata rinviata a martedi prossimo per decidere sul da fare contro lo stesso Lucio Salvador Ficarra, da sempre un chiacchierato direttore generale delle Asp che ha diretto in tutto il territorio siciliano, da nord a sud, da est e ovest.

La discussione di stamattina ha finito per coinvolgere la stessa maggioranza, cioè quella parte politica, la quale, unitamente al presidente Musumeci, ha garantito fino ad oggi il posticino al Salvador di Mazzarino.

Una Sanità che adesso in Sicilia non solo si ritrova senza assessore, ma che contemporaneamente sta vivendo un momento particolarmente difficile.

Evitiamo di scrivere le “osservazioni” poste in essere dinnanzi alla VI Commissione dal Ficarra in merito al siluramento del direttore amministrativo Iacolino. Sembrerebbero maggiormente esaustive le motivazioni poste in essere dal Iacolino che ha trovato non solo il supporto in quella parte politica che da anni chiede la testa di Ficarra, ma anche un certo e imbarazzante silenzio (per modo di dire…) da parte della stessa maggioranza che tiene ancora a galla Lucio Salvador Ficarra, unitamente al presidente Musumeci.

Cosa accadrà adesso non ci è dato sapere; occorrerà aspettare martedi prossimo per capire meglio come siano andate le cose e che fine farà Ficarra in merito alla decisione (discutibilissima) presa nei confronti di Iacolino.

Certo, la morte di Calogero Rizzuto, i riflettori italiani sul viso di Ficarra e le innumerevoli raccolte di firme a favore dell’allontanamento di Ficarra dalle Asp che ha diretto hanno sortito un effetto blando, assai blando. Musumeci, colto da improvviso abbaglio, non si è voluto esprimere su quella tragica vicenda. Si è girato dall’altra parte, ha aspettato che i riflettori diminuissero la propria luce per poi mantenere al proprio posto Lucio da Mazzarino. Avrà pensato: “I genti su scurdaru…”

Ma è o non è la politica a prendere decisioni anche sofferte ed importanti pur di mostrare alla gente una faccia pulita?

Oggi si ritrova sul proprio tavolo l’ennesima spinosa vicenda creatagli da Ficarra.

Continuerà a girarsi dall’altra parte?

 

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One Thought to “Musumeci e il caso Ficarra – Iacolino; spieghi il presidente della Regione quali forze lo opprimono per rimuovere il DG dell’Asp di Siracusa”

  1. leonardo

    quando lo dimettono e’ sempre tardi perche’ è arrogante,non si comprende come possa essere arrivato cosi’ in alto,e’ stato il paladino del centro destra e del centro sinistra

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