Il presidente della Regione, Musumeci, si avvarrà di Polizia ed Esercito. Istituita una task force anticrisi economica.
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, recentemente, a fronte dell’emergenza coronavirus, ha usato termini militari, appropriati e mai fuori luogo. Alludendo all’attuale stato di guerra – perché guerra è ed è guerra contro un nemico invisibile quale è il virus importato dalla Cina – il presidente Musumeci si è espresso ad esempio così: “Ogni giorno ci scontriamo con chi non collabora o rema contro, i disertori, ma siamo in guerra, e i disertori non si fucilano ma si abbandonano sul campo di battaglia”. E poi, ancora ad esempio, Musumeci si è espresso così: “Abbiamo chiesto i dispositivi di sicurezza alla Protezione civile nazionale. Sono arrivati con il contagocce. Ma siamo in guerra. E in guerra non si fanno i processi”. Ebbene adesso Nello Musumeci veste la divisa del comandante d’armi in Sicilia, ed è più che condivisibile che la vesta. Lui raccomanda prudenza, responsabilità, rispetto rigido delle sue ordinanze, e dunque, brandendo l’articolo 31 dello Statuto speciale della Sicilia, che non è stato mai applicato, il presidente invoca il potere, sancito dallo stesso articolo 31, di avvalersi della Polizia di Stato e dell’Esercito di stanza nell’Isola in situazioni di emergenza. Sì. E’ così. L’odierna è la più grave emergenza dal dopoguerra. Quindi, la giunta regionale ha approvato un disegno di legge costituzionale composto da un solo articolo. E poiché è un disegno di legge costituzionale, ovvero che gratta alcune pareti della Costituzione Italiana, è stato trasmesso prima all’Assemblea Regionale per l’approvazione, e poi volerà a Roma per essere approvato definitivamente da Camera e Senato. Dopodiché, per l’attuazione delle ordinanze o di altri suoi provvedimenti, il presidente della Regione Sicilia, di concerto con il ministro dell’Interno, si potrà avvalere della Polizia di Stato. E, di concerto con il ministro della Difesa, disporrà delle Forze armate di stanza in Sicilia. Nel frattempo il governo Musumeci, con un apposito decreto a firma dell’assessore all’Economia, Gaetano Armao, ha istituito una speciale task-force per coordinare le misure finanziarie ed economiche necessarie a fronteggiare l’attuale crisi provocata dall’emergenza coronavirus. Il gruppo di lavoro si è già insediato a Palazzo d’Orleans a Palermo, ed è composto dal ragioniere generale della Regione, dai dirigenti generali dei dipartimenti Finanze, Programmazione e Attività produttive, dalle Autorità di gestione dei Fondi europei e nazionali, e dall’Autorità regionale dell’innovazione tecnologica, oltre che dal capo di Gabinetto vicario del presidente Musumeci. A coordinare la task force, a cui non spetterà alcun compenso, è il dirigente regionale Benedetto Mineo, già capo dell’Agenzia delle dogane e ai vertici di Equitalia. Il compito di Mineo consiste nel pianificare e monitorare lo stato degli interventi anticrisi, e nel rendicontare al governo, avvalendosi delle strutture tecniche regionali e dell’assistenza tecnica, sui fondi disponibili nei vari dipartimenti.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)