“Nel 2014 rilevammo nell’agrigentino grosse criticità sulla rete gas metano…”

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Così l’avvocato Andrea Aiello che per un anno ha curato gli interessi della società Italgas ai microfoni dell’Adnkronos.

L’avvocato dichiara: “La società Italgas la società che gestisce la rete di metano anche a Ravanusa, dove è avvenuta sabato l’esplosione, costata la vita a sette persone, con due dispersi, era stata commissariata da parte della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, commissariamento prorogato dopo i primi sei mesi di altri sei mesi. Era stata la prima volta che una società quotata ha subito una misura del genere. I pm di Palermo avevano richiesto e ottenuto per Italgas il commissariamento in seguito a una inchiesta partita sulla società Gas spa, società riconducibile a Vito Ciancimino, ma gestita formalmente dall’imprenditore Ezio Brancato. La stessa Gas nei primi anni duemila risultava essere sotto il controllo del figlio di don Vito, Massimo. ”Parliamo di 55 mila km di rete di Italgas, e noi facemmo i rilievi, attraverso i nostri tecnici, a campione, tra cui proprio Agrigento dice l’avvocato Aiello – Italgas aveva in gestione 1.850 reti, era il primo distributore. Il Tribunale dispose di fare una attività di verifica e noi abbiamo fatto a campione una specifica attività di verifica su sessanta reti, e su tutte e sessanta sono state trovate grosse criticità, enormi criticità. Una grossissima percentuale. E si ripetevano come tipologia, erano sempre le stesse, si ripetevano come tipologia. Tanto è vero che il tecnico incaricato fece una ricostruzione complessiva delle tipologie di indagini andando a distinguere per gravità. La percentuale era costante su tutte le reti ispezionate”.

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