L’Assessorato regionale della Salute ha disposto azioni ispettive sul caso del piccolo nato all’ospedale “Giovanni Paolo secondo” di Sciacca e morto, due giorni dopo, al “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Le ispezioni riguarderanno tutte le strutture sanitarie coinvolte nella vicenda. Una donna di 33 anni è stata ricoverata martedì scorso 3 dicembre all’ospedale “Giovanni Paolo secondo” a Sciacca dopo 9 mesi di gestazione senza alcun problema. Lei si è recata in ospedale perché le si sarebbero rotte le acque. I ginecologi hanno disposto un parto cesareo d’urgenza, ed è nato il bambino.
Il neonato, però, avrebbe avuto la gamba sinistra tumefatta. E per tale motivo sarebbe stato disposto il trasferimento, con l’elisoccorso del 118, al “San Giovanni di Dio” dove il neonato è stato ricoverato all’Utin e dove, dopo un giorno e mezzo, è morto. I genitori hanno sporto denuncia e la Procura della Repubblica di Agrigento ha avviato un’inchiesta. La Polizia ha già sequestrato le cartelle cliniche.