No ai domiciliari per Emanuele Bonafede

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Il Tribunale del Riesame di Palermo ha risposto “no” all’istanza di sostituzione della detenzione in carcere con gli arresti domiciliari a carico di Emanuele Bonafede, 50 anni, terzo dei Bonafede arrestati dai Carabinieri, e di sua moglie Lorena Ninfa Lanceri, 48 anni, con il nome in codice “Diletta”, entrambi di Campobello di Mazara, detenuti dal 16 marzo del 2023 e imputati di avere protetto e favorito la latitanza di Matteo Messina Denaro, soprattutto ospitandolo a casa loro per il pranzo e per la cena, adoperandosi, come vedette, affinchè lui entrasse e uscisse indisturbato. La coppia (lei imputata di associazione mafiosa e lui di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza di pena) ha scelto di essere giudicata in abbreviato. E il 12 gennaio scorso il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, Stefania Brambille, ha condannato Lorena Lanceri a 13 anni e 4 mesi di reclusione, ed Emanuele Bonafede a 6 anni e 8 mesi di prigione.

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