“Nomine Sanità”: Schifani rilancia la diffida del 2 settembre

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Il presidente della Regione, Renato Schifani, rilancia la diffida ai manager di nominare i direttori sanitari e amministrativi entro lunedì. Ad Agrigento Ciotta e Puccio?

Il presidente della Regione, Renato Schifani, rilancia la diffida ai direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere siciliane a nominare entro lunedì prossimo, 2 settembre, i direttori sanitari e amministrativi. Il termine, perentorio a meno di sorprese, è stato già imposto da una precedente diffida risalente a prima di Ferragosto, firmata dall’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, e dal direttore della Pianificazione strategica dell’assessorato, Salvatore Iacolino. Schifani rimprovera così i manager: “A pochi giorni dalla scadenza dei termini, unicamente i manager delle Aziende sanitarie territoriali e ospedaliere di Messina e Ragusa hanno proceduto alla nomina dei direttori amministrativi e sanitari. Si invitano, pertanto, gli altri direttori generali a procedere al completamento della governance entro lunedì 2 settembre, con scelte effettuate tra soggetti di acclarata competenza e professionalità, e che sono di competenza esclusiva dei manager nell’ambito dell’autonomia e delle prerogative assegnate loro dalla legge. Il perfezionamento di tutte le procedure è un passaggio essenziale per la definizione degli assetti del sistema sanitario regionale e non sarebbero accettabili ulteriori indugi” – conclude.

I direttori generali hanno facoltà di attingere dall’elenco appositamente predisposto alla Regione dei 57 idonei per il ruolo di direttore amministrativo e dei 65 per la nomina a direttore sanitario. Le postazioni da assegnare sono 40: 2 per ogni Policlinico, Azienda sanitaria e Ospedale, che sono in totale 18. Più le 4 dell’Istituto Zooprofilattico e del Cefpas, il Centro per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del servizio sanitario. Il nodo della matassa più intricato per il centrodestra è stretto nelle Aziende sanitarie e negli ospedali delle tre aree metropolitane, ovvero le province di Palermo, Catania e Messina. In tale ambito sarebbero privilegiati nella scelta il Movimento per l’Autonomia e la Democrazia Cristiana, applicando la regola non scritta che i direttori sanitari e amministrativi siano designati da partiti diversi rispetto ai partiti che hanno ottenuto i direttori generali. Il secondo nodo è stretto perché Fratelli d’Italia brama più incarichi brandendo la spada dell’essere la prima forza del centrodestra insieme a Forza Italia, che però ha tra le mani i vertici dell’assessorato alla Sanità.

A fronte del termine del prossimo 2 settembre sono già trascorse due proroghe, perché le nomine dei vice del manager sono da deliberare entro 15 giorni dal loro insediamento, e loro si sono insediati a luglio.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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