Dopo l’approvazione in giunta dei disegni di legge di bilancio e finanziaria, atteso l’ok da parte dell’Assemblea regionale. I dettagli sulle manovre contabili.
Prima l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, ha ribadito che l’impostazione dei disegni di legge su bilancio e finanziaria fosse già definita. Poi l’assessore all’Ambiente, Toto Cordaro, rispondendo in Aula agli interrogativi delle opposizioni, ha confermato che il percorso finanziario del governo fosse sotto controllo. Adesso così è stato. La giunta Musumeci ha concluso il lavoro ed ha approvato il disegno di legge della finanziaria e del bilancio di previsione 2021-2023 della Regione. Sono stati rispettati i tagli necessari a rientrare dal disavanzo, concordati con il Governo nazionale lo scorso 14 gennaio per consentire alla Regione Siciliana di pagare a rate in 10 anni il disavanzo da 1 miliardo e 700 milioni di euro. Sono stati assicurati i servizi essenziali, gli interventi per le attività sociali, la cultura, lo sport, il turismo, lo spettacolo. Non vi sarà alcun ricorso all’indebitamento, e si utilizzano le risorse europee per finanziare alcuni interventi di tipo strutturale. Sì, vi sono norme di riduzione della spesa, che superano il limite di 40 milioni di euro, ma anche di incremento delle entrate, di sostegno alle imprese, di tutela e riconversione ambientale, e di semplificazione delle procedure. Negativi sono tuttavia i commenti delle forze d’opposizione. Giuseppe Lupo, capogruppo del Partito Democratico all’Assemblea, contesta innanzitutto il mancato coinvolgimento delle parti sociali. E afferma: “Dopo i gravi errori contabili – che hanno provocato il ritiro del rendiconto del 2019 ed il rinvio dell’udienza del giudizio di parifica della Corte dei Conti, e la cui responsabilità è tutta del governo Musumeci – la giunta ha approvato con colpevole ritardo il disegno di legge di bilancio e la legge di stabilità senza neppure aver avvertito il bisogno di confrontarsi con le parti sociali. E’ un ritardo che si somma a quello già accumulato visto che buona parte della precedente manovra finanziaria, la cosiddetta ‘finanziaria di guerra’, che prevedeva anche interventi di sostegno alle famiglie ed alle imprese legati all’emergenza covid, è rimasta ancora non attuata. Siamo di fronte ad un governo inadeguato, incapace di dare risposte ai problemi della Sicilia” – conclude Lupo. Da palazzo d’Orleans si commenta sinteticamente così: “Si tratta di una manovra di riordino e di riequilibrio dei conti in linea con il percorso di risanamento avviato in questi tre anni dal governo”. Adesso bilancio e finanziaria saranno trasferiti all’Assemblea Regionale, contando sull’approvazione entro il 28 febbraio, condizione essenziale per scongiurare non solo un nuovo esercizio provvisorio, in scadenza lo stesso 28, ma anche per evitare che decada l’accordo con lo Stato sulla rateizzazione del disavanzo.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)