E’ stata fissata per il prossimo 5 novembre la perizia psichiatrica su Antonio De Pace, l’infermiere calabrese che ha ucciso la fidanzata favarese Lorena Quaranta, in un’abitazione di Furci Siculo, nel messinese, il 31 marzo 2020. Così hanno disposto i giudici della Corte di Assise di Messina che questa mattina per l’esame hanno nominato il prof. Stefano Ferracuti, ordinario di psichiatria e criminologia della Sapienza di Roma. Sarà lui a verificare le condizioni mentali del giovane calabrese.
A richiedere la perizia il pubblico ministero, a seguito di perizia di parte depositata dalla difesa dell’imputato, rappresentata dai legali difensori Bruno Ganino e Salvatore Silvestro. La difesa di parte civile ha nominato come proprio consulente il dottor Domenico Micale, mentre la difesa di De Pace si è affidata a Giusy Fanara. Ad assistere la famiglia di Lorena Quaranta sarà l’avvocato Giuseppe Barba.
Nel corso dell’udienza di oggi è stato sentito anche il medico di famiglia di De Pace. Il professionista avrebbe escluso precedenti psichici o disturbi di qualsiasi natura. Il dibattimento è stato aggiornato al prossimo 19 gennaio.
Come si ricorderà, dopo un litigio, De Pace ha scatenato la sua furia omicida sulla giovane favarese uccidendola e chiamando subito dopo i carabinieri: “Ho ucciso la mia fidanzata”. Una confessione che però non ha mai convinto del tutto gli inquirenti messinesi soprattutto in assenza di una indicazione del movente. De Pace in prima battuta ha dichiarato di aver ucciso Lorena perché convinto di aver contratto il Covid-19 a causa sua. Circostanza che però è stata da subito smentita dai tamponi eseguiti ad entrambi che sono risultati negativi. A chiusura delle indagini la Procura ha pure contestato le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi nei confronti di De Pace: secondo gli inquirenti il 28enne avrebbe ideato e pianificato l’omicidio e questo sarebbe dimostrato dal fatto di aver inviato alcuni messaggi ai parenti più stretti manifestando la volontà di trasferire i propri risparmi ai nipoti.