La Procura di Palermo, tramite il pubblico ministero Giovanni Antoci, ha depositato istanza di rinvio a giudizio dei fratelli Pietro e Salvatore Rinella, ritenuti i capimafia di Trabia, presunti mandanti dell’omicidio del sindacalista Mico Geraci, ucciso a Caccamo la sera dell’8 ottobre del 1998 innanzi alla sua abitazione. Nel corso dell’udienza preliminare, innanzi al giudice Lorenzo Chiaramonte, si sono costituti parte civile la Uil, tramite l’avvocato Ettore Barcellona, il Comune di Caccamo, rappresentato dall’avvocato Fabio Trizzino, il Centro Pio La Torre, difeso dall’avvocato Francesco Cutraro, la Regione, nonché la moglie e i figli del sindacalista assassinato, assistiti dagli avvocati Giuseppe Crescimanno e Armando Sorrentino. I due imputati sono stati arrestati il 6 marzo scorso. Secondo diversi collaboratori della giustizia a ordinare il delitto sarebbero stati i Rinella. E gli esecutori materiali sarebbero stati Filippo Lo Coco e Antonino Canu, poi uccisi.
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