On.Pullara: “Scritta una bella pagina per la Sicilia. Ai lavoratori Esa, dopo 12 anni viene riconosciuto il diritto di avere equiparato il proprio stato giuridico ed economico a quello degli omologhi dipendenti regionali

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Grazie all’incessante attività della Commissione Speciale di Indagine e di Studio per il Monitoraggio dell’Attuazione delle Leggi,  cui hanno partecipato assiduamente l’Assessore regionale all’ Agricoltura Scilla il dott. Caltabellotta, dirigente generale del dipartimento regionale agricoltura e direttore generale dell’Esa, nonchè i vertici dell’Esa con il coinvolgimento anche delle organizzazioni sindacali, è stato approvato il Regolamento di Organizzazione dell’ESA e l’equiparazione dei dipendenti alle omologhe qualifiche regionali, dando corso a una delibera della giunta regionale approvata nel 2000 cioè ben 12 anni fa, e rimasta, fino ad oggi, nel cassetto determinando, per tale inerzia, una ricaduta negativa a tutti i lavoratori dell’Esa.

Sono le parole del deputato della Lega e Presidente della Commissione Speciale di Indagine e di Studio per il Monitoraggio dell’Attuazione delle Leggi on. Carmelo Pullara.

“Sono state numerose le audizioni sull’argomento  – commenta Pullara  – e finalmente dopo dodici anni viene approvato il regolamento nel rispetto dell’obiettivo strategico di rilancio dell’Esa. Con il nuovo regolamento approvato, sarà riconosciuto al personale dell’Esa il diritto di avere equiparato il proprio stato giuridico ed economico a quello degli omologhi dipendenti regionali. Finalmente i dipendenti dell’Ente di Sviluppo agricolo saranno valorizzati ed avranno pari dignità ai loro colleghi regionali.

Oggi il dott. Caltabellotta,  audito, in presenza,  in commissione, per la verità, in precedenza, anche l’Assessore Scilla aveva dato anticipazioni, ha relazionato sull’iter per arrivare a questo grande risultato che mette la parola fine a questo capitolo che aveva visto per lungo tempo i lavoratori dell’Esa nel limbo in attesa di un diritto oggi finalmente riconosciuto.

Una bella pagina scritta per il lavoro congiunto, della commissione del governo, dei dirigenti, dell’ente interessato e delle organizzazioni sindacali. La presenza assicurata, in commissione, dai vari attori è la dimostrazione che questa non è una commissione dalla quale fuggire. Purtroppo la maggior parte degli Assessori e dei Dirigenti e lo stesso Presidente Musumeci hanno voluto interpretare  la costituzione della commissione speciale come un organo contro il governo, senza capire, così come nell’intento del gruppo dei 5 Stelle, primo firmatario della richiesta on. Di Caro e la conseguente accettazione del Presidente dell’Assemblea Miccichè, che lo scopo era esclusivamente quello di trovare le migliori soluzioni alle istanze dei siciliani sballottati dalla burocrazia,  fungendo da camera di compensazione dove tutti gli attori possono portare il loro contributo e trovare ascolto. Questo ha permesso di raggiungere altri risultati come questo e altri sono in dirittura d’arrivo.

La legislatura non è ancora terminata – conclude Pullara – c’è ancora tempo per ravvedersi per il Presidente Musumeci, per gli Assessori ed i Dirigenti che hanno, ad oggi, deciso, con la loro ingiustificata assenza, boicottando i lavori della commissione, di non dare ai siciliani le risposte dovute dalla politica.

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