Operazione “Malebranche”, secondo i giudici del Tribunale della Libertà nel gruppo Pelonero non esiste una vera associazione a delinquere

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Poco tempo fa il Tribunale del Riesame aveva annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’intera famiglia Sferrazza  coinvolta nell’operazione definita “Malebranche”,

“Non è stato offerto alcun elemento diverso dalla mera ripetizione di più fatti di bancarotta e dei legami di parentela o affinità tra gli indagati idonee a comprovare l’effettiva creazione di un gruppo criminale seppur familiare”.

Questo il passaggio fondamentale che spiega il Riesame relativamente al provvedimento di annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti della famiglia Sferrazza. Per i giudici del Riesame “esisterebbero singoli episodi di bancarotta in quanto non è stata dimostrata l’operatività dei soggetti in una struttura definita e neanche la consapevolezza dei soggetti di far parte di un sodalizio criminale”.

Per quanto riguarda il presunto dominus di tutta la vicenda, Gioacchino Sferrazza, i giudici scrivono che “non sono emersi indizi sufficienti da desumerne la qualità di organizzatore della ritenuta associazione a delinquere.

 

 

 

 

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