Nell’ambito dell’inchiesta antimafia e antidroga, e anche, sempre a vario titolo, estorsioni, rapine, minacce e danneggiamenti, gravitante su Agrigento Villaseta, Porto Empedocle e Favara, sfociata martedì scorso negli arresti ad opera dei Carabinieri, sono stati convalidati dal Tribunale gli arresti di Carmelo Fallea, 50 anni, di Favara, e Francesco Firenze, 40 anni, di Castelvetrano. Per entrambi è stata disposta la custodia in carcere. Non è stato convalidato il fermo, non ritenendo sussistente il pericolo di fuga, ma è stata disposta la custodia cautelare in carcere per Pietro Capraro, 39 anni, ritenuto il capomafia di Villaseta, Gaetano Licata, 40 anni, vice di Capraro e per un periodo reggente della famiglia, e Fabrizio Messina, 50 anni, capo della famiglia mafiosa di Porto Empedocle. Confermata la custodia in carcere anche per Domenico Blando, 67 anni, di Favara, e per gli agrigentini Angelo Tarallo, 44 anni, Ignazio Carapezza, 33 anni, e Alfonso Lauricella, 58 anni. Per altri quattro indagati di Agrigento sono stati disposti gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico: Cristian Gastoni, 31 anni, Giorgio Orsolino, 34 anni, Calogero Prinzivalli, 41 anni, e Nicolò Vasile, 43 anni. Scarcerato e rimesso in libertà Samuel Pio Donzì, 23 anni, di Agrigento.
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