Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e parte della sua giunta, hanno aderito al Partito Democratico. Primarie per le Amministrative e le Regionali. L’intervento di Barbagallo.
Il centrodestra ancora tentenna, con una melina a centrocampo che probabilmente si protrarrà per parecchio tempo, sul semaforo verde alla ricandidatura di Nello Musumeci a presidente della Regione, che ha manifestato e poi recentemente ufficializzato la sua decisione a competere alle prossime elezioni Regionali per la riconferma a palazzo D’Orleans. Nel centrosinistra, invece, in casa del Partito Democratico, sia per la scelta del candidato sindaco di Palermo alle Amministrative della primavera del 2022, sia per la scelta del candidato presidente della Regione alle Regionali dell’autunno del 2022, si procederà con le Primarie. E non a caso, il sindaco di Palermo in carica, Leoluca Orlando, ha appena aderito al Partito Democratico e gli è stata consegnata la tessera, nella sede regionale del partito in via Bentivegna a Palermo, in presenza del vice segretario nazionale, Peppe Provenzano, già ministro per il Sud, e dei deputati regionali Antonello Cracolici e Giuseppe Lupo. E il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, commenta: “Il Partito Democratico è più compatto e rafforzato. Per noi la strada maestra al Comune di Palermo, così come alle elezioni Regionali, è quella di dare voce al nostro mondo anche attraverso le Primarie, che rappresentano il metodo principale per la scelta del candidato sindaco o alla presidenza della Regione. Il Partito Democratico è contro gli accordi di palazzo ed è favorevole ad ascoltare il nostro mondo” – conclude Barbagallo. Oltre al sindaco Orlando hanno aderito al Partito Democratico il vicesindaco di Palermo, Fabio Giambrone, e gli assessori Toni Sala, Sergio Marino, Giovanna Marano, Mario Zito, Maria Prestigiacomo e Cinzia Mantegna. Paolo Petralia invece è già tesserato. E il diretto interessato, Orlando, afferma: “Dopo alcuni anni rinnovo la mia iscrizione al Pd, che è punto di riferimento importante alternativo alla destra, capace di tenere coesi diritti e doveri in base ad una visione che mette al centro la persona e afferma principi di comunità”. E poi ha aggiunto: “Non c’è altra formazione politica progressista che possa essere in condizioni di esprimere un rapporto tra diritti, territori e internazionalizzazione. Il Partito Democratico, insomma, ha tutte le carte in regola per dialogare in Europa e con l’Europa, e farsi carico del Mediterraneo in una prospettiva di sviluppo grazie al ritorno delle occasioni pubbliche di partecipazione e di confronto, che uniscono iscritti e non, e per le quali ringrazio il segretario nazionale, Enrico Letta, che sta aprendo il Pd alla collettività, convinti come siamo che il partito non possa essere un fortino assediato ma una casa comune. Diamoci da fare per vincere in Europa, in Italia, in Sicilia e a Palermo”.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)