L’Unità Operativa di Farmacia del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento è entrata a far parte ufficialmente della “Rete Centro Antiveleni Nazionale” divenendo, di fatto, un punto di riferimento strategico nella gestione di tutti quei casi in cui gli antidoti possono avere un ruolo determinante per la sopravvivenza di un paziente gravemente intossicato. Su preciso input da parte del direttore della Farmacia ospedaliera, il dottor Giuseppe Bellavia, la Direzione strategica ASP ha disposto il progressivo ampliamento dei quantitativi e della tipologia di farmaci e prodotti galenici ottenendo il prestigioso risultato di inserire l’elenco degli antidoti in dotazione presso la struttura del “San Giovanni di Dio” all’interno della “Banca Nazionale degli Antidoti” (BaNdA) del Centro Anti Veleni di Pavia. Oltre a divenire quindi un riferimento regionale di rilievo, l’ASP di Agrigento contribuirà attivamente alle esigenze della rete nazionale rendendo disponibili, in un rapporto di mutuo sostegno con le altre sedi medico-ospedaliere, le risorse di cui dispone. Il Centro sarà affidato al servizio interno di farmacovigilanza e farmacologia della Farmacia di Agrigento e verrà gestito dalla dottoressa Valeria Pizzimenti. “L’importanza del risultato – commenta il dottor Bellavia – nasce dalla crescente diffusione negli ambienti domestici e lavorativi di prodotti potenzialmente tossici che ha generato un progressivo aumento dei casi di grave intossicazione. In queste situazioni gli antidoti possono avere un ruolo determinante per salvare la vita delle persone contrastando gli effetti dei veleni assorbiti e per questo motivo siamo orgogliosi della certificazione ottenuta”.
Il commissario straordinario ASP, Mario Zappia, ha espresso il suo apprezzamento per il traguardo raggiunto: “Mi complimento con l’equipe della Farmacia di Agrigento che, da oggi, può disporre di ulteriori risorse per garantire un servizio clinico di emergenza di grande importanza per tutta la collettività. Tassello dopo tassello l’ASP di Agrigento si dota di nuovi servizi sanitari di grande importanza colmando precedenti vuoti assistenziali e facendo sì che i nostri malati possano curarsi a casa propria senza ricorrere a lunghi viaggi della speranza verso altre regioni”.