E’ in assoluto la prima volta che all’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì, presso la sala interventistica del reparto di Cardiologia-UTIC, viene portato a termine un delicato intervento di impianto di un defibrillatore sottocutaneo. A beneficiare del dispositivo “salva vita” di ultima generazione è stato un giovanissimo paziente di soli diciannove anni affetto da una grave patologia cardiaca i cui rischi letali, proprio grazie all’impianto, sono adesso significativamente ridotti. Il defibrillatore sottocutaneo è efficace nel contrastare la fibrillazione ventricolare, ovvero quell’aritmia maligna che può condurre alla morte improvvisa, soprattutto nei pazienti affetti da cardiomiopatia dilatativa, monitorando e registrando le aritmie e intervenendo qualora queste siano potenzialmente fatali. Il delicato intervento è stato effettuato dal dottor Luciano Sutera Sardo, direttore dell’Unità operativa complessa di Cardiologia-UTIC di Canicattì, coadiuvato dal cardiologo Carmelo Castellana e con l’assistenza di uno staff tecnico di validi infermieri ed ingegneri biomedici.
“Questo tipo d’intervento, essendo per l’appunto sotto-cutaneo, – ha commentato il dottor Sutera Sardo – è poco invasivo rispetto a quelli tradizionali, lasciando praticamente intatto il cuore e liberi i vasi sanguigni, con la conseguenza che sono del tutto escluse le complicanze tradizionali quali le possibili infezioni sistemiche. Il dispositivo è stato fornito all’ospedale di Canicattì in tempi rapidissimi, subito dopo l’avvenuta richiesta, grazie alla solerzia della Direzione strategica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento”.