Arresti domiciliari col braccialetto elettronico per don Vincenzo Esposito, il sacerdote originario di Caltavuturo (Palermo), in carcere da due mesi con l’accusa di induzione alla prostituzione minorile: il Gip del Tribunale del capoluogo siciliano, Fabio Pilato, ha infatti accolto la richiesta del difensore del religioso, l’avvocato Renato Vazzana, e ha mandato l’indagato in una struttura di Citta’ di Castello (Perugia), la Villa Sacro Cuore.
Si tratta di un centro poco distante da San Feliciano Magione (Perugia), dove padre Esposito era parroco, prima che la sua nomina venisse revocata a causa dell’arresto e dell’inchiesta condotta dai magistrati di Palermo. Villa Sacro Cuore e’ specializzata nella cura di sacerdoti che soffrono di problemi psicologici: la Procura aveva dato parere negativo ma secondo il giudice Pilato il carcere e’ l’extrema ratio e la possibilita’ di recupero puo’ arrivare grazie alla sottoposizione a un’assistenza adeguata. L’ex parroco e’ accusato di avere pagato dei minorenni perche’ facessero sesso solitario davanti a lui, con collegamenti a distanza in via telematica.