Lavori sulla Palermo – Agrigento conclusi entro dicembre 2024. Emendamento confortante sul progetto dell’aeroporto centro meridionale. Game over sul rigassificatore a Porto Empedocle.
Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha incontrato a Roma il presidente e l’amministratore delegato di Anas, Edoardo Valente e Aldo Isi. Ufficialmente hanno discusso dell’imminente decreto che nominerà Schifani commissario straordinario dell’autostrada A19 Palermo-Catania per la conclusione delle opere in corso. E a proposito di incompiute, si è discusso anche dell’eterno cantiere Palermo – Agrigento. Schifani è rientrato in Sicilia e ha annunciato: “Sono stati esaminati altri dossier relativi alla situazione della viabilità di competenza dell’Anas in Sicilia e in particolare il completamento della Palermo-Agrigento nella prospettiva soprattutto dell’evento internazionale della città dei Templi capitale della cultura 2025. I vertici dell’Anas hanno confermato l’impegno che entro dicembre 2024 i lavori saranno completati”. Nel frattempo in Commissione Bilancio alla Camera è stato approvato un emendamento per la costruzione dell’aeroporto centro meridionale siciliano (tra Agrigento e Caltanissetta) presentato nell’ambito del Disegno di legge “Mezzogiorno” dal deputato agrigentino Calogero Pisano, che commenta: “L’emendamento che prevede la realizzazione dell’aeroporto ad Agrigento, di cui io e l’onorevole Saverio Romano siamo primi firmatari, ha ottenuto il sì della Commissione Bilancio. L’emendamento, dunque, sarà inserito nel disegno di legge ‘Mezzogiorno’ che sarà votato dalla Camera dei deputati entro la fine del mese. Abbiamo centrato un obiettivo di portata storica, da molti considerato utopistico, raggiunto con tanto lavoro, caparbietà e determinazione, credendoci sempre e non cedendo ai momenti di difficoltà. Ringrazio Saverio Romano, mio amico e collega di gruppo parlamentare, e tutti i deputati siciliani che hanno voluto, con senso di responsabilità, accogliere il mio appello firmando il mio emendamento”. E ancora nel frattempo, il Tar Sicilia ha rigettato, per carenza d’interesse, il ricorso presentato nel 2016 dal Comune di Agrigento (sindaco Lillo Firetto) contro la costruzione di un gasdotto, a servizio del rigassificatore, tra Porto Empedocle e la rete metano siciliana. Il “serpente d’acciaio” avrebbe attraversato contrada Kaos, i luoghi di Pirandello, e la zona A e dei tesori archeologici, violando (come è stato contestato nel ricorso) il vincolo paesaggistico, idrogeologico, archeologico e storico. Nel dettaglio il Tar ha rilevato che si è esaurito l’effetto del decreto che ha autorizzato l’opera, da concludersi entro il luglio del 2020. E poi, a cascata, il 26 maggio scorso è divenuta inefficace la dichiarazione di pubblica utilità, e il 7 settembre scorso è stata negata una ulteriore proroga all’autorizzazione paesaggistica allorchè i lavori non sono mai iniziati. E il Tar ha testualmente sentenziato: “Dato quindi che non esiste alcuna ulteriore proroga o autorizzazione per la realizzazione del progetto del metanodotto, la vicenda legale può ritenersi chiusa”.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)