Omicidio Scopelliti a Palma di Montechiaro: pena ridotta per Burgio

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La seconda sezione penale della Corte d’Assise d’Appello di Palermo, presieduta dal giudice Angelo Pellino, ha ridotto la condanna da 17 anni e 4 mesi inflitti in primo grado a 10 anni e 4 mesi a carico di Raimondo Burgio, 38 anni, di Palma di Montechiaro, imputato, in abbreviato, reo confesso dell’omicidio del cognato, Ignazio Scopelliti, 45 anni, ucciso il 2 novembre del 2018. Raimondo Burgio, nel corso dell’istruttoria, ha affermato: “Sì, gli ho sparato io perchè temevo di essere ucciso. Un conoscente mi aveva detto che andava in giro armato di un coltello e avrebbe ucciso mia sorella. Stavo rientrando a casa, dal negozio di ortofrutta, e ho visto che stava discutendo con mia madre. Ho avuto paura, gli ho detto di andare via e lui mi ha minacciato. Per questo ho sparato”.

Il sostituto procuratore generale, Giuseppe Fici, ha proposto la condanna di Burgio a 8 anni di carcere, con il riconoscimento delle attenuanti generiche e della provocazione. La difesa, rappresentata dagli avvocati Salvatore Pennica e Francesco Scopelliti, ha sempre sostenuto la legittima difesa.

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