Perizia sulla salute di Montante

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“Antonello Montante è depresso”. I difensori invocano la nullità del processo di primo grado. La Corte d’Appello di Caltanissetta nomina due periti.

Gli avvocati difensori di Antonello Montante, Carlo Taormina e Giuseppe Panepinto, hanno chiesto la nullità del processo di primo grado, che si è concluso con la condanna di Montante in abbreviato a 14 anni di reclusione. E perché? Perché, secondo i due legali, che hanno depositato diverse perizie, Montante sarebbe stato incapace di partecipare coscientemente al giudizio di primo grado perché affetto da un profondo stato depressivo. In primo grado la giudice Graziella Luparello ha respinto tale richiesta. E gli avvocati Taormina e Panepinto l’hanno riproposta nei motivi di appello della sentenza di condanna. Ebbene la Corte d’Appello, presieduta da Andreina Occhipinti, a latere Giovanbattista Tona e Alessandra Giunta, si è dapprima riservata di decidere, e adesso ha deciso. Sono stati nominati due periti che dovranno esaminare e riferire sullo stato di salute dell’ex presidente di Confindustria Sicilia. Prossima udienza il 18 dicembre. Il processo d’Appello è a carico anche di altri quattro imputati. Oltre a Montante rispondono presente all’appello del giudice l’ex comandante della Guardia di Finanza ed ex capocentro della Dia, Gianfranco Ardizzone, poi il sostituto commissario di polizia Marco De Angelis, poi il responsabile della sicurezza di Confindutria, Diego Di Simone, e poi il questore Andrea Grassi, tutti già condannati dal Tribunale di Caltanissetta. Gli imputati, di avere praticato o assecondato il cosiddetto “Sistema Montante” rispondono, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al favoreggiamento, rivelazione di segreto d’ufficio e accesso abusivo al sistema informatico. Montante, detenuto agli arresti domiciliari nel suo paese d’origine, Serradifalco in provincia di Caltanissetta, è stato scarcerato il 14 febbraio scorso, e gli è stato imposto l’obbligo di dimora ad Asti, in Piemonte. In tale occasione, ancora l’avvocato Taormina ha commentato: “La scarcerazione di Antonello Montante segna il vero inizio del processo. Finalmente l’ex presidente di Confindustria Sicilia può difendersi e ristabilire la verità sul suo operato e sui suoi propositi nella stagione antimafia da lui inaugurata e condotta”.

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