Le abitazioni della moglie e della figlia, fra Roma e Verona, dell’ex capo della Squadra Mobile della Questura di Palermo e del gruppo investigativo “Falcone e Borsellino” sulla strage di via D’Amelio, Arnaldo La Barbera, sono state perquisite su ordine della Procura di Caltanissetta nell’ambito dell’inchiesta sulla strage Borsellino e la scomparsa dell’agenda rossa del giudice. Il decreto di perquisizione è stato emesso dopo che una persona molto amica della famiglia La Barbera ha raccontato di avere saputo che l’agenda rossa sarebbe stata in possesso prima di La Barbera, morto nel 2002 a causa di una grave malattia, e poi della sua famiglia. Il testimone, la cui dichiarazione è sopraggiunta a 31 anni dalla strage, ha spiegato di essersi deciso oggi sull’onda emotiva sollevata da interventi sul tema, precisando di non avere mai visto l’agenda rossa che, durante la perquisizione, non è stata trovata.
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