Lo trovi sempre in piedi, con l’orecchio alla campanella e l’occhio vigile verso il portone di ingresso. Sempre pronto ad ogni “rincorsa”, ad ogni cenno del Dirigente. Del resto, per quanto guadagna, deve “correre”. Naturalmente ha un titolo e poi, fa parte del personale Ata. (assistenti amministrativi, tecnici e ausiliari) Lui è il “vecchio” Bidello, oggi Collaboratore scolastico. Le mansioni li trovi seguendo la tabella del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, nella parte dei profili del personale ATA. Il suo lavoro tutto sommato non è stressante: accoglienza, sorveglianza e vigilanza di tutti gli alunni nel periodo di tempo che precede e segue la lezione prestare attenzione nella ricreazione, nelle aule momentaneamente sprovviste di insegnanti e controllare anche la sala della mensa – sorvegliare tutti i locali della scuola – custodire oggetti e libri – pulire i bagni e i locali comprese le aule – pulire anche i vetri quando serve- prestare la propria collaborazione agli insegnanti – aiutare gli alunni diversamente abili – evitare l’ingresso di estranei nelle aule – avvisare tempestivamente in caso di eventi pericolosi ecc. Le “mansioni” declamate nel vecchio CCNL non corrispondono, in quanto nel tempo il sovraccarico di lavoro è aumentato. Soprattutto durante il periodo di pandemia. Basti pensare che per loro non è previsto smart working dato che una caratteristica del loro lavoro è essere presenti a scuola. Tanti doveri tanti diritti,penserà qualcuno. Gli stipendi del personale Ata rimangono paurosamente bassi. Un collaboratore scolastico neo-assunto guadagna appena sopra i mille euro al mese. Per non parlare della carriera, la quale rimane un miraggio. (altro che graduatorie di istituto, punteggi vari, ecc). SGB ha predisposto una piattaforma rivendicativa, da inoltrare al Miur per ridare dignità lavorativa ed economica, al vecchio mestiere del Bidello, al quale è stato sostituito con “grande investitura” soltanto il titolo, lasciandolo come dicono a Napoli, “Cu ‘na mano ‘nnanze e n’ata areto” (una mano d’avanti e l’altra di dietro). Non aspetteremo che questo lavoratore stia ancora nel girone del Purgatorio dantesco, dove l’umano spirito si purge e di salire al ciel diventa degno.
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