\”Era da tempo che molti lavoratori ASU avevano esposto un po’ a tutti i livelli anche ai nostri sportelli dei diritti del cittadino, la loro posizione lavorativa, precaria e inadeguata dal lato del loro sussidio percepito di circa 600 euro rispetto a dei lavori ritenuti importantissimi a favore di gente svantaggiata come attività svolte a favore di cittadini affetti da patologie importanti come portatori di handicap, anziani, malati, ma anche nel settore della protezione civile, nella tutela del patrimonio pubblico, per intenderci sono quei lavoratori che forniscono la loro attività per la realizzazione di servizi di pubblica utilità, un lavoro molto significativo e importante e indispensabile di cui crediamo che la nostra società oggi non potrebbe farne più a meno, viste le carenze e le falle riscontrate in questa nostra società e negli enti locali che riescono con loro lavoro a cui a questi lavoratori spetta il cosiddetto assegno ASU erogato dall’INPS di circa 600 euro per le attività svolte per la realizzazione di questi progetti, avevamo esposto questa loro posizione economica e lavorativa a vari livelli con lettere inviate alla regione all’INPS e a vari componenti politici, ma purtroppo non avevamo raggiunto il nostro scopo di evitare di ghettizzare questa categoria, che ritorniamo a sottolineare lavoratori indispensabili con il loro costante e importante lavoro
Oggi apprendiamo con grande soddisfazione che l’ARS ha approvato l’emendamento che aumenta il sussidio erogato a migliaia di lavoratori ASU aumentando le ore di lavoro settimanali a loro assegnati.
Questo emendamento presentato dai deputati Carmelo Pace e Ignazio Abbate, rappresenta sicuramente una bella vittoria per i lavoratori e anche per la politica che ad oggi si era sempre voltata la faccia dall’altra parte facendo finta di non capire, forse perché non interessata, alle esigenze di questi lavoratori creando scontenti e malumori e dissidi nell’ambito delle famiglie di appartenenza costretti a fare i salti mortali per potere arrivare a percepire l’agognato e magro sussidio erogato.
Siamo soddisfatti e contenti per questa soluzione a questo vecchio problema, che da sicuramente dignità e serenità a questi lavoratori dei beni culturali, degli enti locali, che ad oggi rappresentano una risorsa irrinunziabile per la nostra società, che riusciranno grazie a questo emendamento presentato ed approvato da parte del capogruppo Carmelo Pace a percepire con l’aumento delle ore di lavoro settimanali disponibili con il relativo stipendio a dare serenità e tranquillità alle loro famiglie
Un nostro grande augurio a tutti questi lavoratori che abbiamo attenzionato da molto tempo e che adesso con questo emendamento hanno trovato una loro giusta collocazione\”.