Un intero paese ha partecipato alla cerimonia funebre per Roberta Siragusa, la ragazza uccisa nella notte tra il 23 e 24 gennaio, del cui omicidio è accusato per adesso il fidanzato Pietro Morreale, adesso in carcere.
La chiesa della Santissima Annunziata a Caccamo ha accolto la bara bianca di Roberta, portata a spalla, e poi un lungo applauso e il suono delle campane. Tutto il paese si è fermato per rendere omaggio alla 17enne, le saracinesche dei negozi abbassate.
L’arcivescovo di Palermo, Mons. Lorefice prima della celebrazione ha voluto incontrare i genitori e il fratello di Roberta, un abbraccio a quella famiglia distrutta dal dolore. Poi durante l’omelia, davanti alla bara: “Siamo qui, sconvolti. Senza parole. Dinnanzi al corpo martoriato di Roberta. Vita che ci è stata rubata. Perché? Ancora una volta, risuona un grido: perché? Perché questo strazio indicibile inflitto ai cari genitori Iana e Filippo, al fratello Dario, ai familiari, agli amici, alla città intera? Una vita distrutta e rubata troppo presto, in modo oltremodo crudele”.