Tragedia sfiorata a Porto Empedocle, nell’Agrigentino, dove una parte del costone roccioso che sovrasta via Lincoln è crollata fino a raggiungere il primo piano di una palazzina. Circa dieci nuclei familiari sono stati evacuati a scopo precauzionale, ma non si registano feriti.
Il sindaco, la pentastellata Ida Carmina, aveva firmato un’ordinanza per interdire al traffico la zona e l’area era stata transennata. “Avevamo già allertato la Protezione civile e il Genio civile – spiega all’Adnkronos il primo cittadino -. Probabilmente a causa di infiltrazioni d’acqua il terreno argilloso ha ceduto finendo sulla carreggiata e investendo il primo piano del palazzo. Sopra la zona interessata dalla frana ci sono alcune case, il rischio adesso è che precipitino a valle. Il complesso residenziale è stato realizzato prima che arrivassero i vincoli e la zona fosse inserita nel Pai, il Piano per l’assetto idrogeologico – spiega Carmina –. Nel passato si è costruito in modo dissennato e probabilmente una scelta più oculata avrebbe dovuto dissuadere dal costruire a ridosso di una montagna”. Adesso bisognerà verificare anche se le case costruite sulla montagna, venuta giù stamattina, sono in regola. “Non escludiamo che possa esserci qualche abitazione abusiva. Stiamo verificando”.
Ma dove c’era l’erba ora c’è una città…..La zona è da 13 anni vincolata per il rischio frana. Lo sapevano tutti. Franerà sempre………E’ della stessa consistenza del costone del caos…
E’ stato realizzato dopo…E comunque una concessione può essere revocata in autotutela entro 10 anni dal rilascio qualora intervengano vincoli di inedificabilità ed i lavori non siano ancora iniziati. Quel costone in passato era già franato in diversi punti. Le case di sopra hanno 100 anni….
E, come suoleva dire Johnny Stecchino, Qui è tutto un magna magna… ahimè