Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Giuseppe Miceli, ha imposto, già alcune settimane addietro, il divieto di avvicinamento con l’applicazione del braccialetto elettronico a carico di un uomo di 65 anni di Porto Empedocle, allorchè tra dicembre e febbraio scorsi avrebbe picchiato, minacciato di morte e abusato sessualmente della figlia di 36 anni. La donna adesso è stata ascoltata dallo stesso giudice nell’ambito di un ‘incidente probatorio’, ovvero un’udienza in presenza di tutte le parti in causa per definire e cristallizzare le prove che rischierebbero di deteriorarsi nel tempo. Lei è fuggita dalla casa del padre e adesso è ospite di una comunità protetta. L’indagato è assistito dagli avvocati Salvatore Collura e Roberta Tuttolomondo, che hanno interrogato la presunta vittima insieme al giudice Giuseppe Miceli e al pubblico ministero Maria Cifalinò. Prossima udienza il 26 novembre.
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