In prossimità della scadenza del termine, martedì prossimo 28 febbraio, nulla depone a favore della stabilizzazione dei precari assunti durante l’emergenza covid. Gli interventi.
Ancora difficoltà nell’ambito della stabilizzazione dei precari reclutati nel corso dell’emergenza covid. L’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, è stata ascoltata in Commissione all’Assemblea e non ha sciolto il dubbio sulla proroga. E dunque si alimenta l’ipotesi dello stop ai contratti che sono in scadenza al termine dei due mesi di validità già accordati dopo il 31 dicembre, ovvero martedì prossimo 28 febbraio. Secondo quanto trapela il governo Schifani sarebbe intenzionato a non prorogare i contratti con i tecnici assunti, che sono circa 1300, e forse anche con gli amministrativi, che sono altri 2000 mila assunti nel 2020. E ciò in ragione del prospetto di una legge nazionale che consente la stabilizzazione di medici e infermieri ma esclude del tutto i tecnici e pone parecchi paletti per gli amministrativi. E se così non fosse, sulla procedura in Sicilia pesa adesso la recente relazione dell’ex direttore del Dipartimento pianificazione Strategica dell’assessorato alla Sanità, Mario La Rocca, che ha previsto un buco di 400 milioni di euro nei conti del 2023 suggerendo innanzitutto di bloccare i rinnovi dei contratti, anche a fronte della diminuita necessità di fronteggiare i contagi. In ogni caso l’assessore Volo ha precisato in Commissione che, qualunque soluzione sia adottata, occorrerà un’apposita legge da approvare in Assemblea, e i tempi a disposizione sono strettissimi. Nel frattempo “Fratelli d’Italia”, il partito che si è intestato la partita dei rinnovi, tramite il deputato Marco Intravaia afferma: “In attesa che si giunga alla soluzione definitiva, ci appelliamo al Governo regionale affinché proceda con una proroga almeno fino a dicembre 2023. Abbiamo ripetutamente sottolineato quanto siano indispensabili al comparto della Sanità le loro professionalità ed esperienza, maturate nei momenti più bui del covid. Questi lavoratori meritano di avere risposte sul loro futuro, e in questo momento in cui i loro contratti sono in scadenza ci appelliamo al presidente Renato Schifani e all’assessore Giovanna Volo, che hanno già manifestato la loro sensibilità, affinchè procedano con la proroga, continuando ad assicurare servizi indispensabili ai cittadini siciliani”. Semaforo verde ai rinnovi anche da parte del Partito Democratico, per il quale interviene il deputato Nello Dipasquale: “Ad oggi non esiste alcuna certezza sul futuro dei lavoratori che sono stati impegnati nell’emergenza covid: né riguardo alla stabilizzazione, né per una eventuale proroga dei contratti che scadranno il 28 febbraio. Il governo regionale brancola nel buio”. Ancora nel frattempo lunedì prossimo, 27 febbraio, ad un giorno dalla scadenza del mese, è stata organizzata una manifestazione di protesta a Palermo innanzi a palazzo d’Orleans, su iniziativa di Cgil, Cisl e Uil, che denunciano: “I precari Covid hanno garantito i servizi ordinari e straordinari delle aziende, hanno contribuito al miglioramento dell’assistenza al cittadino e lavorato per una sanità pubblica, gratuita e votata all’erogazione di prestazioni di qualità. Oggi, a causa di una mancanza di strategia organizzativa e di una visione di lungo periodo, queste professionalità rischiano di disperdersi e la macchina amministrativa della Sanità di collassare nuovamente proprio con l’arrivo dei fondi del Pnrr”.