Presidente Schifani, non diventi il principale detrattore di Agrigento e dell’evento del secolo

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Gentile presidente della Regione Renato Schifani,

Agrigento in questi ultimi mesi ha vissuto e continua a vivere un memento assai delicato dove l’attività principale è stata quella di denigrare, offendere e vituperare non solo la città ma principalmente l’evento del millennio che si chiama “Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025”.

I maggiori protagonisti di questo schifo sono più o meno una decina di detrattori, odiatori sociali, gente priva di ogni briciolo di amor proprio (si figuri se l’abbia per la città…) che nel corso della vita hanno dovuto pagare cari prezzi contro…se stessi. E’ gente, caro Presidente, che le assicuro avesse avuto un tozzo di pane (soldini) per partecipare “attivamente” alla grande manifestazione a quest’ora sarebbe stata zitta, soddisfatta e appagata. Qui, caro Presidente, per non aver dato un assessorato promesso in campagna elettorale succede il finimondo. Camionate e camionate di fango su tutto e su tutti, sulla gente perbene, onesta e che realmente ha un amore sviscerato per la “Città più bella dei comuni mortali”.

Purtroppo, nelle ultime settimane, a questa gentaglia di bassissimo valore di ogni tipo, si è aggiunta una serie di detrattori che noi chiamiamo con la cravatta, i “sofisti” dell’ultima ora che si stanno scatenando attraverso testate nazionali con una orologeria a tratti spaventosa e degna della peggiore puntualità svizzera messa in campo tanti anni addietro da parte di un ben individuato gruppo istituzionale (che lei ricorderà perfettamente).

Presidente Schifani, lei non può e non deve dar manforte a questa gentaglia; non può dare loro linfa per incitarli a continuare ancora a sputare fango su Agrigento e tutto ciò che ruota attorno ad una città davvero straordinaria.

Presidente Schifani, ma lei lo sa che Agrigento è anche “sua”? Presidente Schifani, ma lei lo sa che Agrigento è uno dei nove Comuni capoluogo di una intera Isola che lei governa? Presidente Schifani, ma lei lo sa che già la Regione che lei presiede ha sborsato tanti bei milioni di euro a favore di Agrigento Capitale della Cultura? Presidente Schifani, lei lo sa che se perde Agrigento il primo a perdere in tutta la Sicilia è proprio lei? Presidente Schifani, lei è la chioccia di tutti noi e noi siamo parte di tutti i Comuni siciliani. Lei non è stato eletto per sedersi in quella comoda poltrona, aspettare che piova dentro il teatro oppure leggere dei cartelli mal scritti da un operaio dell’Anas, per sbattere i piedi per terra! Le situazioni critiche vanno gestite e necessitano di una presenza costante, a cominciare dalla sua!

Non abbiamo capito bene per quale motivo lei abbia snobbato la conferenza nazionale di ieri, a Roma, dove si presentava l’evento Agrigento Capitale Italiana della Cultura. Ma è mai possibile che per stupide ripicche si possa ignorare un evento dove lei stesso, nella qualità di massimo rappresentante siciliano, è il primo ad esserne coinvolto?

Cosa c’è che non va, signor Presidente? Cosa la turba, cosa le consente di mettere in atto un passo, quello di snobbare la presentazione romana, sol perchè qualche giorno addietro ha piovuto dentro il Teatro Pirandello (o almeno, ci dica in realtà come stanno le cose invece di giochicchiare)? Presidente, la prego, la smetta con queste ripicche di basso conto che certamente non le appartengono. Continui a fare il Presidente per come ha fatto fino ad oggi, da vera e propria chioccia e non da perfetto disturbatore e odiatore sociale come già un gruppo di fallimento umano mette in atto da diversi anni.

Su Agrigento Capitale della Cultura la Regione da lei presieduta ha uscito tanti soldi. Dovere morale imporrebbe alla Regione da lei presieduta di venire in soccorso a chi ha bisogno, a chi necessita aiuti, a chi ha urgenza di sistemare le cose in vista di un appuntamento che sarà l’unico di tutta la storia agrigentina.

Se si ci mette anche lei, Presidente, siamo davvero messi male, anzi malissimo.

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