La Corte d’Appello di Palermo ha dichiarato il “non doversi procedere” per intervenuta prescrizione delle ipotesi di reato di falso e truffa per le quali il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Andrea Terranova, il 24 novembre del 2022, ha condannato Giuseppe Lo Brutto, 48 anni, di Canicattì, a 9 mesi di reclusione, e Michele Ferro, 63 anni, di Favara, a 6 mesi. Nel periodo compreso tra l’aprile e il maggio del 2015 si sarebbero resi responsabili di alcuni casi di truffa allorchè avrebbero promesso assunzioni alla Regione, in particolare alla Biblioteca Pirandello di Agrigento, al Museo archeologico “Griffo”, simulando anche dei corsi di formazione, e alla Sas (Servizi ausiliari Sicilia), società partecipata della Regione Siciliana, in cambio di 15 mila euro per ciascun posto di lavoro. A tal fine, Lo Brutto avrebbe millantato di essere avvocato e parte di una società che si occupa di fornire servizi a Enti pubblici. Ferro opera invece in un patronato. L’inchiesta è stata avviata a seguito delle segnalazioni da parte di alcuni dirigenti della Sas, a cui sono stati indirizzati ordini di servizio e contratti contraffatti per le assunzioni, e da parte degli ingannati sui cui conti correnti bancari non è mai stato accreditato alcun stipendio. I due imputati prosciolti sono assistiti dagli avvocati Angelo Asaro e Valentina Fabbrica.
Notizie correlate
-
Nuove nomine all’ASP di Agrigento, assegnata la guida di quattro dipartimenti aziendali
Condividi Visualizzazioni 113 Affidate all’ASP di Agrigento le direzioni di quattro dipartimenti, ossia delle complesse strutture... -
E’ morto l’on. Vincenzo Lo Giudice
Condividi Visualizzazioni 138 E’ morto all’età di 85 anni l’onorevole Vincenzo Lo Giudice, di Canicattì, già... -
Inchiesta R7/Sisa agrigentini: un imputato intende patteggiare la condanna
Condividi Visualizzazioni 155 Innanzi al Tribunale di Agrigento ha depositato, tramite il suo legale, istanza di...