Si sente spesso dire che Internet è stata una delle più significative rivoluzioni della storia dell’uomo, segnando un punto di svolta nella vita di tutti. Si tratta di un’affermazione difficilmente contestabile, ovviamente, ma allo stesso tempo talmente abusata che si rischia paradossalmente di perdere di vista quanto realmente Internet abbia impattato nel quotidiano. Con le nuove generazioni nate nel mondo del web, infatti, sembrano lontanissimi i tempi nei quali Internet rappresentava ancora una novità che cominciava ad approcciarsi alle tecnologie allora diffuse; eppure molte di queste ultime sono risultate trasformate dall’incontro con la rete, segnando un passaggio che non è esagerato considerare uno spartiacque tra il prima e il dopo Internet.
Un ottimo esempio, per esempio, è quello dello streaming. Da un punto di vista tecnico lo streaming è nient’altro che la trasmissione attraverso la rete di un flusso di dati compressi, che una volta giunti a destinazione vengono decompressi e riprodotti. Le applicazioni più immediate di questa tecnologia sono state, ovviamente, quelle nel campo dei prodotti visivi. Oggi infatti si appoggiano allo streaming le varie piattaforme di prodotti televisivi, cinematografici e sportivi, oltre a siti come YouTube o Twitch; allo stesso tempo hanno potuto nascere anche servizi musicali come Spotify e persino le numerose piattaforme che sono state utilizzatissime, negli scorsi mesi, per smartworking e didattica a distanza. Prima dello streaming la distribuzione di questi contenuti, e in particolare quelli di intrattenimento visivo, avveniva via satellite: i canali satellitari infatti utilizzavano questa trasmissione per diffondere un segnale criptato che necessitava di un’apposita chiave di decriptazione per essere riprodotto sui dispositivi di arrivo. Una soluzione che oggi sembra fin troppo macchinosa in un mondo dove un account online è in grado di spalancare un catalogo di prodotti che sembra spesso infinito.
Un’altra innovazione portata dalla rete Internet risiede nelle applicazioni online del concetto di RNG, acronimo dall’inglese Random Number Generator o generatore casuale di numeri. Come intuibile dal nome, si tratta di un algoritmo attraverso il quale ottenere un numero casuale. Nonostante l’apparente semplicità, la tecnologia è stata il punto di svolta per l’approdo sulla rete Internet delle più svariate possibilità, spaziando dalle slot machine, dove è il concetto intorno al quale ruota il funzionamento delle slot online su piattaforme come PokerStars Casino, fino alla nascita delle password usa e getta. Al numero casualmente ottenuto, infatti, possono essere legati i più diversi fattori: dal risultato arbitrario di un gioco a un determinato algoritmo aggiuntivo per generare una password univoca e non più valida dopo un singolo utilizzo. Possibilità che prima erano totalmente precluse in queste particolari declinazioni.
Si può poi pensare alla tecnologia VOIP, anche in questo caso un acronimo per l’inglese Voice Over Internet Protocol, ossia voce tramite protocollo internet. Oggi qualsiasi applicazione di messaggistica consente di effettuare chiamate e videochiamate attraverso la rete internet, adottando proprio questa tecnologia. Si tratta di un funzionamento ben diverso da quello delle tradizionali telefonate, non ancora soppiantate ma sicuramente molto meno utilizzate, e che trova applicazione anche in ambiti diversi: si può pensare ai servizi di chat vocali come Discord, o alle varie chat vocali implementate in numerosi videogiochi.
E proprio i videogiochi, infine, sono i protagonisti di un’altra grande trasformazione data da Internet: quella del gaming online. Il concetto di multiplayer, sebbene nato ben prima del web con l’ormai quasi dimenticato split screen, ha mosso i suoi primi passi in senso moderno proprio grazie alla rete Internet, alla quale i videogames hanno sempre più spesso cominciato ad appoggiarsi. Prima di Internet infatti le competizioni fra videogiocatori si basavano su sfide indirette, come ottenere il punteggio migliore, oppure sullo split screen, permettendo a più giocatori di competere contemporaneamente su una porzione di schermo. Questa soluzione è ancora utilizzata in alcuni giochi, ma ormai la competizione videoludica vive online: classifiche aggiornate in tempo reale, server che ospitano nello stesso momento un numero di giocatori sempre più alto, addirittura giochi che di Internet hanno fatto il loro tratto distintivo, come i Massively Multiplayer Online o MMO che hanno cominciato a diffondersi dagli anni 2000. Anche in questo caso sono ben distinguibili un prima e un dopo.
Potrebbero essere fatti innumerevoli altri esempi, ma la conclusione sarebbe la medesima: la portata rivoluzionaria di Internet non sta tanto nelle novità che ha comportato ma nelle evoluzioni che ha permesso a tecnologie già esistenti o comunque teorizzate, che ne sono state stravolte.