“Molti politologi, o forse sarebbe più opportuno definirli politicanti, hanno spesso parlato della fine del Movimento Cinque Stelle, una morte annunciata e che viene smentita anche dal grande risultato conseguito domenica scorsa alle primarie per la scelta del prossimo candidato alla presidenza della Regione del campo progressista.
Il dato che emerge dalla Provincia di Agrigento dimostra non solo che il Movimento Cinque Stelle e vivo ma che è anche pronto a contribuire al progresso politico della Sicilia che negli ultimi cinque anni, è stata maltrattata dal governo Musumeci.
La nostra candidata alle primarie, Barbara Floridia con 1192 preferenze è risultata essere la più votata dagli agrigentini, i risultati ottenuti nei centri di Agrigento, Favara, Porto Empedocle e Licata, la dicono lunga sulla fiducia che i cittadini hanno nei nostri confronti.
A Caterina Chinnici, candidata voluta dai siciliani che hanno espresso il consenso domenica scorsa, ribadiamo il nostro sostegno, prima però c’è da sciogliere il nodo Draghi, l’adesione del segretario del PD al partito che vede insieme personaggi del calibro di Brunetta, Gelmini, Renzi, Calenda e Di Maio, potrebbe mettere in discussione la credibilità del campo progressista siciliano. In questa fase delicata anche per la tenuta economica del territorio, il PD deve chiarire la sua posizione e noi, come Movimento Cinque Stelle, attueremo in Sicilia le stesse scelte politiche che adotteremo a livello nazionale”.
Così il deputato regionale del Movinento Cinque Stelle, alla luce dei probabili futuri scenari politici in ambito nazionale, commenta il risultato ottenuto domenica scorsa da Barbara Floridia, la candidata alle primarie per le presidenziali della Regione che è risultata essere la più votata in Provincia di Agrigento.