Proclamato lo stato di agitazione all’istituto penitenziario di Agrigento

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Proclamato lo stato di agitazione del personale della casa circondariale di Agrigento. Le organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria SAPPe-OSAPP-UIL PA -USPP-CISL FNS-CNPP FSA -CGIL FP che rappresentano l’87%, a seguito di un incontro con la parte pubblica, il direttore dell’istituto penitenziario, hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione interrompendo le relazioni sindacali con il direttore fissando per la data del 20 gennaio prossimo un sit-in di protesta poiché nel confronto è emerso che quella Autorità Dirigente vuole mettere all’angolo una maggioranza plebiscitaria poiché ostaggio di una organizzazione sindacale minoritaria .

Nella posizione assunta dalla parte pubblica è emerso una ipotesi di comportamento antisindacale assumendo il principio del prendi tempo per perdere tempo e ritardare nel tempo anziché programmare incontri fra le parti per concludere quanto rimasto in sospeso nel precedente incontro inerente la nuova organizzazione del lavoro subordinata all’attuale organico del personale di polizia penitenziaria in forza alla casa circondariale di Agrigento , così come imposto dagli uffici superiori nel disporre la rivisitazione del sistema lavorativo degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria subordinatamente ai numeri di unità a disposizione ritoccando il Protocollo Intesa Locale ( regolamentazione lavoro interno Polizia Penitenziaria ) .

“Il direttore della casa circondariale di Agrigento – si legge in una nota – ha riferito, durante la riunione, scaricando la responsabilità all’Ufficio del Provveditore, che avrebbe fissato eventuali date di incontro dopo che il Provveditore stesso si sarebbe pronunciato in merito al raffreddamento dei conflitti richiesto da una sigla minoritaria chiesta la tempistica lo stesso direttore non l’ ha saputo determinare. Non condividendo la posizione , abbiamo abbandonato il tavolo delle trattative, proclamando lo stato di agitazione e contestualmente annunciavano sit-in di protesta”.

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