“Provinciali”, istruzioni per l’uso a meno di un rinvio

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Tutti i dettagli su voto, presentazione liste, candidati, presidenti e consigli, delle elezioni Provinciali di secondo livello in calendario il prossimo 22 gennaio, a meno di un rinvio.

Lo scorso 3 novembre il generale della Guardia di Finanza, Vincenzo Raffo, è stato confermato commissario straordinario della Provincia di Agrigento fino al prossimo 31 dicembre, tramite apposito decreto firmato dal presidente della Regione, Nello Musumeci, e dall’assessore agli Enti Locali, Marco Zambuto. Raffo è stato nominato commissario per la prima volta il 30 aprile scorso, ed è stato rinominato lo scorso 27 settembre fino al 31 ottobre.

Dunque, l’ex comandante provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento proseguirà fino alla vigilia di Capodanno a svolgere le funzioni sia di Presidente che quelle del Consiglio provinciale. Poi, a meno di sorprese e di altri rinvii, ricorrenti ormai da alcuni anni, il prossimo 22 gennaio si voterà per eleggere gli amministratori delle ex Province siciliane superando la stagione dei commissariamenti. Si tratta di elezioni di secondo livello, quindi a votare saranno solo i sindaci e i consiglieri comunali in carica. Si vota un solo giorno, dalle ore 8 alle 22, sabato 22 gennaio, E le operazioni di scrutinio inizieranno il giorno successivo, domenica 23, alle ore 8. Nelle province di Palermo, Catania e Messina, ovvero le tre città metropolitane, e nelle province, ovvero i Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani, saranno eletti il presidente della Provincia e il Consiglio provinciale.

A Palermo, Catania e Messina il presidente della Provincia è di diritto il sindaco in carica. E nel Consiglio saranno eletti 14 consiglieri se la popolazione residente è fino a 800mila abitanti, o 18 consiglieri se oltre 800mila. Altro organo a Palermo, Catania e Messina è la Conferenza metropolitana, l’Assemblea, composta dai sindaci dei Comuni della provincia, ovvero appartenenti alla Città metropolitana. Invece, nelle altre sei province saranno eletti il presidente e il Consiglio provinciale composto da 10 componenti se la popolazione dei residenti in provincia è fino a 300mila abitanti, 12 se fino a 700mila, come Agrigento, o 16 se superiore a 700mila. L’Assemblea è invece composta da tutti i sindaci dei Comuni della Provincia.

Tutti i componenti durano in carica 5 anni, ma se un sindaco o un consigliere cessa dall’incarico di sindaco o di consigliere allora decade subito dalla carica ricoperta negli organi delle Province. Attenzione: in caso di rinnovo del Consiglio del Comune capoluogo della Città metropolitana, quindi nel caso di elezioni comunali a Palermo, Catania e Messina, si procede a nuove elezioni anche del Consiglio provinciale entro 60 giorni dalla proclamazione del nuovo sindaco di Palermo, Catania o Messina. E poi ancora: nelle tre province di Palermo, Catania e Messina le elezioni saranno indette dai sindaci di Palermo, Catania e Messina. Invece, nelle altre sei province, dal presidente della Regione. E poi, gli uffici elettorali saranno costituiti nelle sedi delle Province.

E poi: sono eleggibili a presidente della Provincia i sindaci dei Comuni, e sono eleggibili a consigliere provinciale i sindaci e i consiglieri comunali. Dunque, sono candidabili a presidente i soli sindaci, e a consiglieri i sindaci e i consiglieri comunali. La presentazione delle liste è imposta tra le ore 8 del primo gennaio e le ore 12 del 2 gennaio 2022.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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