Dopo l’intervento, anche, dell’autonomista On. Pullara che ha duramente attaccato il governo Lega/Cinquestelle per i permessi rilasciati per le trivellazioni nel mar Ionio, definendo la questione addirittura “Vergogna Ionica”, il Mise, ieri, ha messo a punto un emendamento blocca-trivelle al decreto legge Semplificazioni.
Tale emendamento prevede, per un termine massimo di tre anni, la sospensione dei permessi di prospezione e di ricerca già rilasciati, nonché i procedimenti per il rilascio di nuovi permessi di prospezione (cioè esplorazione del sottosuolo) o di ricerca o di coltivazione dei giacimenti sottomarini di idrocarburi. “Non mi fermo e non basta. Continua lo strasbismo di questo Governo, che non guarda alla Sicilia. Per il Mediterraneo sono già stati rilasciati i permessi per la coltivazione. Il che significa che, risolta la vergogna ionica, rimane quella Mediterranea. Continuerò a vigilare e lottare per fermare questa violenza e per capire lo stato dell’arte dei documenti autorizzativi per le trivellazioni del nostro mare”- dichiara Pullara.
“Come avete potuto constatare, portando le nostre lamentele alla ribalta regionale, abbiamo ottenuto un primo risultato. Oggi Pentastellati/Lega fanno marcia indietro per lo Ionio, ma come accaduto per Ischia ed il condono edilizio accordato solo a quell’isola, così accade oggi per le trivellazioni. Il Governo guarda solo ad alcune Regioni. La Sicilia e il resto del Sud attendono le loro risposte” continua il deputato.
“Il Mediterraneo è ancora in pericolo. E’ una grande risorsa naturale, storica, turistica. Non si può e non si deve abbassare la guardia. U mari un si spurtusa, neanche quando di fronte a noi, come contraltare, abbiamo i grandi colossi petroliferi che vogliono trasformare una risorsa di tutti e per tutti in un affare di pochi e per pochi” conclude Pullara.