La legge di stabilità è stata approvata con 34 voti a favore e 28 contrari. É un vero peccato che non sia passata la norma equivalente al modello Portogallo che avrebbe permesso l’ingresso di nuovi capitali in Sicilia, favorendo l’esenzione fiscali per i pensionati degli altri paesi. Non solo per questa norma ma anche per tutto il resto, l’opposizione irresponsabilmente non ha votato una manovra che, comunque, archivia bilancio e legge di stabilità dopo solo un mese di esercizio provvisorio.
Sono soddisfatto sull’intesa raggiunta sul maxi emendamento relativo alla copertura dei tagli in settori che ritengo nevralgici per l’Isola.
Sono stati ripristinati i fondi (alle stesse condizioni economiche di prima e senza tagli) per i seguenti comparti e servizi: Consorzi di bonifica, Esa, Pip, associazioni che svolgono assistenza ai non vedenti e agli ipovendenti, per la salvaguardia dei precari nei procedimenti di stabilizzazione nei Comuni in dissesto e nei liberi consorzi e aree metropolitane (ex province) ed abbiamo pensato anche all’avviamento e al rilancio di nuove concessioni demaniali.
Governo e Ars sono riusciti, con questo bilancio, a mettere in gioco 250 milioni per il 2019: con l’approvazione del testo, il ddl bilancio ed il ddl Stabilita’ adesso passa nelle mani del Governo nazionale che dovrà dire l’ultima parola.
Una manovra finanziaria difficile sulla quale pesa il ripianamento di un enorme disavanzo che viene dalla precedente gestione, e noi deputati di maggioranza abbiamo dimostrato ancora una volta senso di responsabilità nel votare coesi una finanziaria necessaria e tesa a risanare i conti della Sicilia nonostante lo Stato continui a depredarla. Non dimentichiamo che i fondi stanziati consentiranno alla macchina economica siciliana di ripartire anche per ciò che attiene ai lidi balneari, che avranno una nuova speranza di rilancio, ai medici ed infermieri penitenziari, ma ci siamo occupati anche di settori quali l’edilizia e la tutela ambientale, tematiche che non abbiamo dimenticato anche se, certamente, avremmo potuto fare di più se avessimo avuto un’opposizione meno attenta a “disdire nonostante tutto” e più interessata alle sorti dei siciliani.